sindromi dolorose pelviche, fibromialgia mycoplasmi e vaccini

Carissima, innanzitutto, vorrei farti sapere che ti sono vicino nell'auguraraci (noi tutte/i)che tu possa presto uscire da questa faticosa ed esasperante condizione.

Per quanto riguarda invece la variabilità estrema (nonché la contraddittorietà delle indicazioni terapeutiche), ciò, non mi stupisce ormai da anni, ed, in un certo senso, potrei dire che rappresenta l'aspetto positivo dell'ars medica, nel senso che ci dimostra che trattasi di vera scienza, cioè un aasunto, dimostrato, è considerato vero, fino a prova contraria; se la prova contraria ci sarà, significa che questa scienza è in evoluzione, e quindi esiste vitalità e ricerca (per i pazienti, capisco che sia un po' meno confortante, che per un epistemologo, cioè un filosofo del metodo della conoscenza scientifica); però, questa contraddittorietà d'indicazioni, può essere in parte spiegata (all'inverso), anche con il fatto che ci troviamo di fronte ad una disciplina umanistica; cioè, la medicina, ha per oggetto di studio l'essere umano, con tutte le sue variabili individuali (siamo miliardi!) ed anche, con tutte le contraddizzioni del nostro essere (psico-fisico), quindi..non stupiamoci se la medesima sostanza....a seconda delle circostanze può far bene, oppure, in altre, può essere decisamente dannosa.L'ultima possibile spiegazione, la meno confortante di tutte, potrebbe essere quella per cui molti (direi decisamente, troppi) medici sono poco attenti, e a volte, decisamente incompetenti.
L'unico punto fermo secondo mé, è quello per cui, eminenti ricercatori (ai quali la società riconosce massima autorevolezza) , come la Montalcini,ammettono che al momento si conoscono meno del 7% delle capacità, nonché del funzionamento, del nostro cervello.
Allora perché non provare a perseguire anche strade di guarigione, maturate con esperienza millenaria, di culture che hanno imparato ad usare queste potenzialità cerebrali, pur senza poterne speigare esattamente il funzionamento. Sempre come INTEGRAZIONE COMPLEMENTARE (acclarato che la "convenzionale" in questi casi, al momento, non riesce a risolvere quasi nulla) mi riferisco ad esempio allo yoga terapeutico, oppure all'omeopatia (tutte pratiche, derise dagli stessi professori che sono costretti ad ammettere di conoscere solo una piccolissima parte del funzionamento del nostro organismo, oppure solo un 5% della materia che compone l'universo). So benissimo che non è tutto oro colato, che servono soprattutto riscontri, trial clinici e via discorrendo, però anche l'attegiamento di alcuni medici/scienziati/giornalisti di sufficiennza, quando non di scherno, verso le Medicine Complemetari, non aiuta i pazienti, ne, tantomeno, rende giustizia alla loro intelligenza.
Un abbraccio cara, vedrai che troverai la strada giusta (anzi già ti ci sei incamminata, magari inconsapevolmente, altrimenti, non staresti ad appassionarti su questo Forum).
Alessio