Invalidità

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.Mariluna.
00martedì 27 marzo 2007 10:39
Cara Candy,
ci sono alcune ragazze qui nel forum che cel'hanno fatta ad ottenerla, mi pare un 75% e un 100%.
Io ho fatto domanda invalidità Asl, mi hanno dato il 40% un punteggio che non serve neppure per essere iscritte alle categorie protette del collocamento, serve un 46%.
Ho fatto ricorso e l'ho ripresentata, sto ancora aspettando la risposta.
Durante la seconda visita ho cercato di esporre al meglio, devo dire che la commissione era abbastanza interessata rispetto alla prima, ho cercato di spiegare i dettagli al meglio che potevo per farne capire la gravità, ed ho allegato alla domanda la relazione del mio urologo.
A fine visita, uno dei medici ha conculuso dicendo all'altro, è paragonabile ad una neoplasia......
Raga mi auguro che questa affermazione sia di buon auspicio per un punteggio alto, l'assegno non è altissimo, ma direi che con tutto quel che soffro mi spetta, se non altro per le spese mediche che sempre sostengo, e per i vari farmaci che non ci passano.
Ho inoltre presentato domanda INPS quella si può presentare se si ha un minimo di contributi versati, 5 anni.
Se si riesce a dimostrare che si ha una riduzione capacità lavorativa di almeno un terzo, la si potrebbe ottenere, l'assegno è più alto di quello asl.
Non mi è stata accettata, sono stata ritenuta in grado di svolgere attività lavorative, schifosi che non sono altro.
Se mi dovessero accettare quella della ASL, farò ricorso per questa.
candycandy72
00martedì 27 marzo 2007 15:47
INPS
Questa propio non la sapevo, mi spieghi meglio quella dell'INPS, dovrei comunque rinunciare al mio lavoro?
In entrambi i casi a quanto ammonta l'assegno? Te lo chiedo per la cara Simona, dobbiamo aiutarla ragazze.
Personalmente mi hanno dato la 104 che poi io ho messo il nome di mio marito per farmi accompagnare alle visite, quindi non è a mio nome.
Quindi ho l'esenzione e la 104.
Ragazze rispondete a questa discussione è importante, quasi sicuramente ne parleremo nel libro, dobbiamo tirare fuori Simona da questo guaio e noi a ruota ok?
Mi raccomando chi ha ottenuto l'assegno di invalidità deve indicare la città di appartenenza.

Dai su mettiamola in questo modo: stiamo giocando una partita di pallavolo per poter partecipare ai mondiali, beh, vogliamo vincere no? Hip, Hip... Hurra... [SM=g27988] [SM=g27985]

Candy Candy
.Mariluna.
00martedì 27 marzo 2007 16:30
Cara Candy,
per sentito dire so che quello della Asl più o meno si aggira sui € 230,00 mentre quello INPS intorno ai € 550,00, per quest'ultimo, si devi dimostrare di non essere in grado di svolgere attività lavorativa, si tratta appunto di riduzione capacità lavorativa a meno di un terzo, non mi chiedere che cosa intendono per meno di un terzo perchè non ho capito.
Cmq, per questo assegno ovvio appunto che non si lavora, si sta a casa e se lo riconoscono buon per noi.
Non è il caso di chi invece è in forze per lavorare, o ancora non se la sente di stare a casa.
Io ho provato entrambi, perchè ho momenti in cui al lavoro riesco bene, ed altri invece che ci vengo strisciando, confesso che se potessi starei volentieri a casa, anche se sono abituata a lavorare.
Ma sempre più mi mancano le energie e la salute.
Cmq aspetto.
Tu invece potresti dirmi di che si tratta per la legge 104, l'ho già sentita ma non ho capito benissimo.
.ori.
00martedì 27 marzo 2007 17:13
Non mi ricordo chi è riuscito ad avere il prepensionamento per inabilità al lavoro ,una infermiera credo.
Ci puoi dire tutti i passaggi per favore ,visto che fin'ora non mi hanno proprio considerata?
AD ottobre voglio tornare alla carica.
shiakka
00martedì 27 marzo 2007 17:25
Marilù, io non sono un'esperta ma so che la legge 104 ti permette di avere agevolazioni tipo avere l'autorizzazione per il parcheggio riservato agli handicap,permessi sul posto di lavoro oppure la riduzione dell'iva se devi acquistare un' auto e altre cose simili.
Ciao [SM=g27992]

[Modificato da shiakka 27/03/2007 17.32]

Sabrina.stella
00martedì 27 marzo 2007 18:00
Io ho avuto un'invalidità dalla asl del 50% pochino ma no mi hanno inserito i permessi per il lavoro che mi avrebbero aiutato molto così è più di aiuto all'azzienda che assumendoti come invalido può usufrire dei vantaggi sui contributi, per l'inps sono già al ricorso ma dubito fortemente ,purtroppo non ci considerano ,se solo si rendessero conto veramente di quanto sia debilitante questa malattia !Ho fatto le domande separatamente basta farsi seguire da un patronato.

[Modificato da Sabrina.stella 27/03/2007 18.04]

candycandy72
00mercoledì 28 marzo 2007 01:15
Legge 104
Si Mariluna, le agevolazioni di cui parla Shakka sono giuste, comunque c'è sempre una percentuale da raggiungere, a me l'anno accettato sopratutto perchè ho un corpo estraneo sul gluteo ossia il neurostimolatore, comunque ne fa uso mio marito, si puoi farla anche a nome di un famigliare che durante il mese può richidere al lavoro 3 permessi retribuiti per accompagnarmi ha fare le visite.
Comunque desidero informarmi meglio circa il discorso d'invalità, l'assegno dell'ASL è una miseria per tutto ciò che spendiamo per le visite, i farmaci i gel e nel mio caso i pannoloni.
Simona prende 230,00 euro e lei sapete che stà malissimo no?
No, così non va per niente bene. Io stò pagando il mutuo, almeno per ora non ho ancora intenzione di mollare il lavoro.
Mi raccomando cerchiamo di raccogliere più informazioni possibili, ok?

Candy Candy
.Mariluna.
00mercoledì 28 marzo 2007 10:09
Candy,
chi è riuscito ad ottenere l'assegno (ci vuole il 75%) è giù una fortuna.
Non possiamo sindacare quanto sia giusto o meno la cifra dell'assegno, è basso ma sempre meglio di nulla.

I pannoloni, ma perchè non fai richiesta alla Asl con esenzione, quelli ti spettano se ne hai bisogno.
27ennear
00domenica 1 aprile 2007 14:55
Ciao ragazze,
io ho presentato ora la domanda per invalidità e 104, aspetto l'iter burocratico...
Ma mi chiedo una cosa, con una alta percentuale di invalidità, non c'è il rischio di aver tolta la patente? A quel punto saremmo invalide ben bene!!A me non va, visto che nei periodi in cui sto meglio, l'auto mi serve per lavorare, quindi? Cosa sia meglio, non lo so!!
shiakka
00lunedì 2 aprile 2007 10:42
Re:

Scritto da: 27ennear 01/04/2007 14.55
Ciao ragazze,
io ho presentato ora la domanda per invalidità e 104, aspetto l'iter burocratico...
Ma mi chiedo una cosa, con una alta percentuale di invalidità, non c'è il rischio di aver tolta la patente? A quel punto saremmo invalide ben bene!!A me non va, visto che nei periodi in cui sto meglio, l'auto mi serve per lavorare, quindi? Cosa sia meglio, non lo so!!


Scusa ma non credo proprio che ti tolgano la patente, non sei mica cieca!
E poi la patente ce l'hanno anche le persone con handicapp, quelle con i comandi speciali! Non vedo perchè dovrebbero toglierla a te!
ciao [SM=g27988]
cristallosognante®
00sabato 28 aprile 2007 02:28
Ciao a tutte.
Ho presentato la domanda d'invalidità a fine febbraio, e a Milano purtroppo i tempi per ottenere la visita sono molto lunghi. Il 30 di maggio sarò davanti alla commissione.
Vi confesso che sono un po' preoccupata. In realtà quello che m'interessa è essere iscritta al collocamento protetto, non potrei mai mantenermi col misero assegno che rilascia lo Stato.
Purtroppo però quando ho presentato la domanda mi è stato detto che non posso lavorare fino a quando non otterrò la percentuale per essere iscritta alle categorie protette. Cosa che davvero mi mette in grave difficoltà, perchè non ho nessuno che mi mantenga. Com'è possibile tutto questo?
Dal giorno della visita la commissione deciderà in un paio di giorni, ma ci vorranno ben 4 mesi perchè controlli l'autenticità dei documenti da me presentati. E in tutti questi mesi io non dovrei lavorare. Mi pare veramente assurdo.
Comunque ho già allegato alla domanda la dichiarazione dell'urologo e quella dello psicoterapeuta da cui sono in cura, dove si attesta la mia depressione. In più anche la relazione di un medico legale che invita la commissione a considerare di assegnarmi almeno il 55%.
Presentata così la domanda, il medico legale dice che dovrei ottenere sicuramente almeno il 46%.
Ormai sono disoccupata da un anno e sono molto preoccupata.
Qualcuna di voi può confermarmi l'effettiva necessità di rimanere senza lavoro fino al completamento di tutte le procedure?
Grazie.

[Modificato da cristallosognante® 28/04/2007 2.31]

.Mariluna.
00sabato 28 aprile 2007 10:02
Ciao,
questa di non poter lavorare finchè la commissione non decide il punteggio, mi giunge nuova.
Io penso che tu possa lavorare dove e come ti pare, poi una volta che la commissione ti assegnerà il punteggio, se arrivi al 46%per le categorie protette, vai al collocamento e dimostri che punteggio hai ed avrai diritto alle liste protette, ma fino a tal momento non penso proprio che le cose siano come ti hanno detto.
Sabrina.stella
00sabato 28 aprile 2007 17:55
Anche a me giunge nuova ,io ho fatto la visita che lavoravo sia per l'invalidità civile ,che per l'imps ,ho ottenuto il 50% per l'invalidità civile ma se lavori in regola e non sei intenzionata a cambiare lavoro non ti puoi iscrivere alle liste di collocamento se invece vuoi un lavoro più idoneo a te ti iscrivi,oppure fai presente alla tua azzienda o datore di lavoro che sei nelle liste protette .Per quanto riguarda l'inps bisogna pregare perchè per loro bisogna essere morti!Comunque solo se ottieni il 74%ai diritto a l'assegno d'invalidità.
cristallosognante®
00mercoledì 30 maggio 2007 14:41
Ciao sabrina, stamattina ho fatto la vista per l'invalidità.
Però ho avuto una sensazione strana, non mi hanno fatto domanda alcuna. Io avevo allegato molta documentazione, anche una relazione consegnatami dall'AICI, e una valutazione che avevo commissionato a un medico legale, dove veniva indicato come idonea al mio caso un'invalidità del 55%.
Uno dei medici parlando con la collega ha detto: Cerchiamo sulla tabella delle percentuali la voce "cistite cronica".
A quel punto mi è preso lo scoramento.
Il massimo della percentuale che si prevede per la cistite cronica è 20%...
Mia sorella che mi accompagnava (è un medico) è intervenuta per chiedere se fosse previsto un punteggio particolare in caso di malattia rara, e un membro della commissione le ha risposto che purtroppo non c'è, se dovessero basarsi sulle malattie rare dovrebbero assegnare lo 0%.
Poi quando stavo uscendo mi hanno salutata dicendomi: In bocca al lupo!
Sinceramente non capisco.
Dovrò attendere 3 o 4 mesi prima di avere la risposta. E' snervante.
Quando hai fatto la visita ti hanno fatto domande?
Anche loro facevano riferimento alla cistite cronica?
Sabrina.stella
00giovedì 31 maggio 2007 12:28
Per la asl mi hanno fatto domande e come ti ho già detto ho avuto il 50% ,e anche per l'inps il primo medico che mi a visitata è stato gentilissimo e mi a detto che se fosse stato per lui avrei avuto subito un'invalidità alta ,ma poi l'amara verità e stata tutto negativo ,al ricorso avevo il medico della uil e anche li sembrava esserci buone probabilità ,sono al terzo ricorso e fracamente non ci spero più ,purtroppo non veniamo tenute in considerazione non so che dire a parte che per loro non è sicuramente una malattia invalidante ! Buona fortuna speriamo bene .
cristallosognante®
00giovedì 31 maggio 2007 15:59
Purtroppo la mia sensazione era legittima. Tramite una mia conoscenza all'interno dell'ASl ho già saputo quale percentuale mi assegneranno: il 35%.
...................................................................
Che dire?
A cosa dovrò ricorrere per mantenermi?
Con la nostra malattia neanche la prostituzione posso prendere in considerazione... (perdonate la crudezza, ma oggi ho troppo amaro in bocca).
Come potrò mantenermi, se nessuno in queste condizioni vuole farmi lavorare? Come pagherò le visite e i farmaci?
Rubando. Non ho altra scelta.
Sabrina.stella
00giovedì 31 maggio 2007 17:32
Mi spiace molto ,prova a fare ricorso ,non si sa mai magari sarai più fortunata ! Baci [SM=g27998]
connie77
00sabato 4 agosto 2007 16:21
Ciao ragazze, vedo che da un po il discorso invalidità non viene toccato quindi con molta probabilità non ricevero a breve delle risposte ma attenderò con ansia...
Ho un paio di domande da fare a chi ha gia invalidità e a chi l'ha solo presentata.
Immagino che si debba andare in un ufficio preposto nella propri città e li..ci arrivo..ma quale documentazione per la precisione c'è bisogno di portare?
Dico questo perchè...io ho fatto una visita da un reumatologo che mi ha diagnosticao la fibromialgia..certo non c'è scritto su un foglio bianco che ho la fibromialgia ma in tutto il referto che mi ha lasciato parla di sindrome fibromialgica...e uno...due..io ho un referto di Porru dove dice che c'è al 90 per cento una ci...ma non ho mai fatto la cistoscopia in idro...
Tre...sono seguita da un neurologo per esaurimento e depressione..tutto legato a questa cazzuta malattia...faccio una fatica boia a stare seduta, devo urinare ogni 5/10 minuti..e la mia concentrazione è minima...ma..altra domanda...
Se dovessi fare domanda di invalidità e me la dovessero accettare..avendo io gia un lavoro cosa succederebbe?
Queste cose non mi sono chiare....
Un bacio e grazie mille
.Mariluna.
00sabato 4 agosto 2007 17:53
Cerco di risponderti al meglio, ma non sono molto portata per le scartoffie e della domanda invalidità sen'è occupato mio papà.
Recupera la certificazione della c.i. della fibromialgia e quanto altro di medico in tuo possesso, più patologie alzano il punteggio.
Ti consiglio una relazione fatta da urologo che conosce la c.i. io l'ho presentata nella seconda domanda che ho fatto.
Attenzione a cosa dichiari di prendere come farmaci, io ho dichiarato di utilizzare i farmaci antidepressivi, e la asl mi ha segnalato alla motorizzazione civile che mi ha chiamato per revisione patente, questo è capitato anche a Bane del forum.
Generalmente i punteggi che assegnano sono ancora troppo bassi, non essendo la c.i. patologia inserita negli elenchi che le asl utilizzano.
Mi pare che anche con assegno invalidità si possa lavorare.
Questo è quanto di mia conoscenza.
simona998
00mercoledì 5 settembre 2007 16:59
Con invalidità si può lavorare ma nn bisogna superare un reddito annuo di poco più d 4000euro.
Qesto lo confermo con certezza
Christy13
00martedì 9 ottobre 2007 12:12
LA LEGGE 104
care ragazze,io in un anno sono stata ferma non so più quanti mesi..tra ospedale e casa,non riesco a lavorare se non mi tirano fuori da questa situazione.Io ho anche l'endometriosi vescicale...vorrei chiedere questa forma di invalidità,perchè non riesco più a svolgere la mia vita in modo regolare..sto sempre male..con tutti i documenti in mano mi spiegate come posso fare?
grazie
simona998
00martedì 9 ottobre 2007 13:29
Carissima Cristy io sono stata giudicata invalida.Ho presentato TUTTA la documentazione in mio possesso.La commissione medica si è soffermata solo alla relazione fatta dal mio urologo che ha raccontato brevemente in decorso della mia malattia,le condizioni della mia vescica e le varie terapie e conseguenze e l ho ottenuta senza nessun ricorso.
Se hai bisogno non esitare a chiedere.
Un bacio e riprenditi presto cara
ales821
00martedì 27 novembre 2007 13:50
qualche informazione in + (deformazione professionale)
Ho da poco notato il vivace scambio di mail, inerente la possibile pensione d’invalidità; da
ex-operatore di Patronato quale sono (vi lavoro ancora, però, non più allo sportello, bensì con incarichi centrali organizzativi), posso provare a chiarire un po’le idee:

- la prima opportunità è l’Assegno Ordinario d’Invalidità, concesso a tutti i lavoratori (sia dipendenti del settore privato, sia autonomi assicurati presso l’INPS, quindi artigiani, commercianti e coltivatori), per i quali la Commissione Medica dell’Inps, accerti la riduzione della capacità lavorativa (fatta 100) per i due terzi, quindi ridotta ad un solo terzo (di capacità lavorativa); occorre avere un requisito minimo di 5 anni di contributi versati (in qualsiasi periodo), dei quali però, almeno 156 settimane (in pratica, tre anni) nel quinquennio che precede la domanda. L’Assegno dura tre anni; dopodiché si viene di nuovo sottoposti a verifica sanitaria (ovviamente, a domanda, se s’intende rinnovarlo); se la persona continua a lavorare, si dovrebbe venir chiamati a visita ogni anno nel triennio; dopo tre rinnovi consecutivi, diventa definitivo.
E’ compatibile con l’attività lavorativa, ma è cumulabile solo parzialmente con i redditi da lavoro .

Dal sito Inps
servizi.inps.it/home/default.asp?sID=%3B0%3B4751%3B4755%3B&lastMenu=4755&iMenu=1&iN...

“Per gli invalidi, la legge prevede un doppio taglio della pensione se dopo il pensionamento continuano a lavorare. La pensione si riduce del 25% se il reddito supera di quattro volte la pensione minima Inps (nel 2007 è di € 22.679,28) e del 50% se va oltre le cinque volte (€ 28.349,10).
Se l'assegno ridotto resta comunque superiore al minimo Inps (€ 436,14 nel 2007) può subire un secondo taglio. Ciò dipende dal numero dei contributi sulla base dei quali è stato calcolato”.

Per quanto rigurdo l’importo PRIMA DEGLI EVENTUALI TAGLI di cui sopra (per chi lavora), beh, non entro nei dettagli tecnici, bensì mi limito ad evidenziare che questo viene determinato dall’importo dei contributi versati (trattenuti alla fonte per i dipendenti e versati con delega bancaria F24 per gli autonomi in ragione del reddito d’attività dichiarato).
Se il calcolo come sopra determinato, risultasse troppo basso (cioè al disotto di determinati limiti) allora come prestazione assistenziale, l’Assegno può essere portato ad un importo minimo previsto per legge (INTEGRAZIONE AL MINIMO); anche in questo caso, vi segnalo i limiti per accedervi (sia individuali, che, eventualmente coniugali). Dal sito INPS
Nel caso in cui l'assegno risulti di importo molto modesto e l'interessato percepisca bassi redditi, l'importo della pensione può essere aumentato di una cifra non superiore all'assegno sociale (389,36 euro per il 2007). L'assegno non può comunque superare l'importo del trattamento minimo (436,14 euro nel 2007).

I limiti di reddito annui entro i quali è possibile ottenere le integrazioni sono i seguenti:
Integrazione al minimo
Anno Pensionato solo Pensionato coniugato
2006 € 9.924,72 € 14.887,08
2007 € 10.123,36 € 15.185,04

Beh, ragazze, non c’è da stare allegre, purtroppo!

Giusto come pignoleria, segnalo che anche i dipendenti pubblici, assicurati all’INPDAP, dal ’95, per effetto della Riforma Dini (legge 335), posono accedere all’assegno ordinario d’invalidità, con le stesse regole dell’INPS.



- Seconda possibilità (che sinceramente non auguro a nessuna/o), è la pensione INPS (oppure INPDAP) per INABILITA’ TOTALE, qualora venga accertata la perdita completa di ogni capacità lavorativa. In questa malaugurata evenienza, và da se, che non è più consentito continuare a lavorare (perché, evidentemente, non è nemmeno più ritenuto possibile).

NB In entrambi i casi, la norma non parla specificamente di riuzione (parziale di 2/3, oppure totale) di capacità a svolgere il proprio lavoro, bensì di “infermità fisica o mentale, accertata dal medico dell’INPS, che provochi una riduzione permanente di due terzi della capacità di lavoro, in occupazioni confacenti alle attitudini del lavoratore”.

Nel caso d’Inabilità Totale, la buona notizia (se così si può dire) è quella che l’importo sarebbe sicuramente + alto del corrispondente ASSEGNO ORDINARIO D’INVALIDITA’, perché, virtualmente, nel conteggio vengono considerati come se fossero lavorati con relativo versamento di contributi, tutti gli anni che dal riconoscimento mancano alla persona per arrivare a quella che sarebbe stata in quel momento l’età per il pensionamento di vecchiaia (oggi , ad esempio, 65 anni per gli uomini); quindi ad.es. un inabile di 35 anni, avrà una pensione con i contributi calcolati come se avesse lavorato altri 30 anni, appunto tanti quanti lo separano dal 65mo anno d’età.


- terza ipotesi, è quella genericamente chiamata pensione d’invalidità civile, spettante a tutti i cittadini, a prescindere da eventuali contributi versati, a titolo d’indennizzo per il disagio sociale cui versano; anche in questo caso esistono limiti di reddito molto stretti; dall’INPS, vi riporto solo i limiti per l’invalidità civile parziale (PUNTEGGIO d’invalidità di almeno 74%).
tratto da servizi.inps.it/home/default.asp?sID=%3B0%3B4755%3B4712%3B4721%3B&lastMenu=4721&iMenu=1&iN...

CHE COS'ÈE' una prestazione di natura assistenziale a cui hanno diritto gli invalidi civili totali e parziali, i ciechi e i sordomuti che non hanno redditi personali o, se ne hanno, sono di modesto importo.Il riconoscimento dell'invalidità spetta alle Regioni, che verificano i requisiti sanitari attraverso Commissioni mediche istituite presso le Aziende sanitarie locali (Asl). In linea generale, l'Inps ha solo il compito di provvedere al pagamento mensile dell'assegno. Solo in alcuni casi, a seguito di specifici accordi, le Regioni possono demandare all'Inps il riconoscimento amministrativo della prestazione di invalidità civile.Recenti modifiche legislative hanno trasferito all’Inps le residue competenze del Ministero dell’Economia e delle Finanze in tema di verifiche sanitarie dell’invalidità civile successive al suo riconoscimento. Coloro che percepiscono la pensione d'invalidità civile possono, a determinate condizioni, avere diritto anche alle maggiorazioni sociali. (vedi scheda trattamento minimo)I LIMITI DI REDDITO PER INVALIDI CIVILI, SORDOMUTI E CIECHI CIVILI
Tipo di prestazione Limite di reddito personale annuo Importo mensile
invalidi civili Assegno di assistenza € 4.171,44 € 242,84



Non voglio invece, nemmeno prendere in considerazione l’invalidità civile al 100%, più eventuale indennità d’accompaganmento (quest’ultima riservata ai soggetti incapaci di attendere da soli agli atti della vita quotidiana”); dai ragzza, non mi pare proprio il caso….

Cosa diversa, invece, è la richiesta della 104, per PERSONA CON HANDICAP, eventualmente anche multiplo, dovuto a cause di salute oppure menomazioni sensoriali, che può dare diritto a diverse agevolazioni, ve ne riporto genricamente alcune, tratto dal Forum del Crohnclub www.crohnclub.it/forum/showthread.php?p=19797

“I PRINCIPALI BENEFICI ASSITENZIALI PREVISTI DALLA LEGGE N. 104/92:


la Legge n. 104/92 prevede l'accesso del cittadino disabile a molteplici benefici assistenziali subordinatamente al grado di gravità dell'handicap accertato e alla loro concreta utilità per l'attenuazione dello svantaggio della persona.

Nel caso di riconoscimento dello stato di handicap in situazione di non gravità i principali benefici sono:

- il diritto della persona assunta presso gli Enti pubblici alla scelta prioritaria della sede di lavoro e alla precedenza in sede di trasferimento qualora la stessa presenti un grado di invalidità superiore ai 2/3;

- il diritto alla fornitura e alla riparazione di apparecchiature, attrezzature, protesi e sussidi tecnici necessari ad abbattere o ridurre specifici bisogni;
- il diritto di accedere alle agevolazioni fiscali previste dalle vigenti normative;
- il diritto a tempi aggiuntivi nelle prove concorsuali.

Nel caso di riconoscimento dello stato di handicap in situazione di gravità i principali benefici eventualmente fruibili sono rivolti:

- al soggetto lavoratore che potrà chiedere, direttamente per sé:
- di fruire di permessi lavorativi retribuiti e di scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio e di non essere trasferito senza il suo consenso in altra sede;

- ai soggetti con un rapporto di lavoro pubblico o privato per prestare la necessaria assistenza ad altri:

- nel caso di figli minori di tre anni, è previsto, per i genitori, il prolungamento fino a tre anni del periodo di astensione facoltativa dal lavoro o la possibilità di fruire di due ore di permesso giornaliero lavorativo retribuito fino al compimento del terzo anno di vita del bambino; nel caso di figli o familiari di età superiore ai tre anni è prevista, per i genitori o per i parenti od affini che li assistano con continuità ed esclusività, la possibilità di fruire di tre giorni di permesso mensile anche in maniera continuativa purché la persona da assistere non sia ricoverata a tempo pieno nonché la possibilità di scegliere, da parte del lavoratore che assista con continuità un soggetto handicappato, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio e il diritto di non essere trasferito senza il suo consenso ad altra sede.”

Ho evidenziato le agevolazioni fiscali, perché sono particolarmente interessanti (un po’le conosco perché, tra le altre cose, ho lavorato diversi anni presso un Centro d’Assistenza Fiscale, ed ancora, anche se solo per attività di tipo informatico-statistico, faccio qualche lavoro con loro, sempre per conto del patronato del quale sono attualmente dipendente): dall’Iva sull’acquisto delle automobili, alla deduzione totale dalle imposte delle spese sanitarie etc;basta andare sul sito dell’Agenzia delle Entrate e scaricare la relativa guida.

Quindi, per concludere con l’invalidità civile, laddove si decida di avanzare richiesta alla ASL, è opportuno barrare anche la casella per il riconoscimento della 104, e, poi, si spera che venga riconosciuta qualcosa, non ultimo, almeno il punteggio (percentuale) del 46% minimo, che da diritto all’iscrizione al collocamento obbligatorio.


Ragazze care, riconosco che il post è prolisso, ma, credetemi, ho inserito forse meno di quanto professionalmente ritengo sia l’essenziale, e, lo posso fare, solo xké protetto dall’anonimato, altrimenti mi “andrei a nascondere” dalla vista dei miei colleghi, veramente competenti.

Spero cmq, di esservi stato un minimo d’aiuto.

Consueto pan-abbraccio, virtuale, a tutte queste meravigliose ragazze.

Ales



[SM=g8320] [SM=g8127] [SM=g8131] [SM=g8320]
rapdony
00domenica 1 giugno 2008 18:35
Scusate, sono nuova del forum e anche della malattia [SM=g7364] ... ma mi pare di capire che con una diagnosi di CI si può avere l'invalidità. A me interessa perché almeno potrei ottenere un trasferimento presso una sede nella mia città, ora lavoro a 45 km e con i nostri problemi non è facile fare la pendolare. Qualcuna di voi mi può aiutare?
Grazie [SM=g7261]
mily.
00martedì 3 giugno 2008 19:56
Rapdony per chiedere l'invalidità devi avere innanzitutto la diagnosi di ci fatta da un medico,recarti alla asl, ritirare il relativo modulo e compilarlo,con tutta documentazione in tuo possesso in merito alla malattia, poi ti chiameranno a visita, credo dopo almeno 3 mesi. Se ottieni almeno il 46% ti puoi iscrivere alle liste del collocamento obbligatorio, e puoi fare domanda anche per la legge 104 che non é legata alla percentuale di invalidità, ti permette, se riconosciuta, di avere 3 giorni liberi al mese o di andare in pensione un pò prima. Cmq per più info rivolgiti ad un patronato e magari chiedi consiglio a loro, fatti assistere per tutta la procedura, io non ne so ancora molto, sto per presentare la domanda alla asl, ma per ora solo per invalidità
Sabrina.stella
00martedì 3 giugno 2008 20:16
Mary mi ricordo che tu hai fatto ricorso da poco ,hai avuto la risposta ?,poi se ti ricordi avevi qualche dritta da darci se puoi e quando hai tempo ci aggiorni,? Grazie mille .
..ALY..
00mercoledì 4 giugno 2008 11:16
A proposito di invalidità.
Ieri ho rititrato i moduli,ora raccolgo tutte le relazioni dei vari medici da cui sono seguita e procedo.
Vi terrò aggiornate ma temo sarà una cosa lunga.
mily.
00martedì 1 luglio 2008 18:48
Potete chiamare alle sedi regionali del tribunale dei malati per esporre i vostri problemi,(ho messo il post nei link) anche riguardo l'esenzione dei farmaci, o riguardo la mancata convocazione a visita entro 3 mesi dalla data di presentazione della domanda. A me hanno inviato via mail dei moduli in pdf per fare la diffida all'assessorato alla sanità della regione di competenza, da fare via raccomandata A/R, mi sono fatta inviare sempre per pdf dei moduli dove parlano dell'indispensabilità ed insostituibilità dei farmaci per il tipo di malattia. Purtroppo con pdf non sono riuscita ad inserirli, ma se lasciate la vostra mail e dite il problema li inviano anche a voi.

Spero possano aiutarvi

Ho anche chiamato la segreteria generale della asl per fissare appto con il direttore generale, la segretaria mi ha detto che l'attesa é annuale, allora le ho chiesto in qualche modo di aiutarmi e mi ha dato il tel del responsabile dell'ufficio invalidi civili, che domani provo a contattare, come immaginerete sono distrutta, tutto oggi a combattere al telefono, alzando anche la voce, ma quando ci vuole...
mily.
00lunedì 27 ottobre 2008 19:05
Ragazze volevo informarvi, per chi ha già ottenuto l'invalidità, che per le malattie rare non c'é bisogno di essere sottoposti a visita ogni 3 anni, una volta ottenuta dura a vita, me l'ha detto un esperto al corso il dado magico.
(francesca66)
00giovedì 30 ottobre 2008 15:21
Ciao a tutte, mi hanno richiesto una visita genetista per vedere se può essere genetica o rara, non so. Non l'ho mai sentito, proverò anche questo, ho avuto una tale sfiga con tanti medici ignoranti che non hanno idea di cos'è essere medico che presumo sia un altro buco nell'acqua, verrebbe ai loro cari sono sicura che farebbero di tutto
sono stanca di essere massacrata, parlandoci chiaro sono tutti esami invasivi che per loro non danno problemi tanto siamo noi a stare male. Non riesco neanche a stare in piedi, ma che importa......ho un viso che non fa intravedere nulla perciò va seempre bene.
A nessuno interessa se hai soldi per fare le analisi, adesso provo a vedere se mi passano almeno gli esami altrimenti non faccio più nulla.
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