Mi offro come traduttrice :-)

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paloma78
00martedì 6 maggio 2008 21:44
Care amiche,
Ho letto che alcune di voi si stanno rivolgendo all'estero alla ricerca di nuove terapie o che si documentano su siti in inglese o francese ma, non conoscendo la lingua, trovano difficoltà nella comprensione o nella divulgazione delle informazioni.
Se può servire, io lavoro come traduttrice professionista da più di 10 anni e insegno inglese in una scuola (sono bilingue ita/ing). Se avete bisogno di aiuto per contattare medici all'estero o per tradurre articoli che ritenete interessanti e utili, mi metto a vostra disposizione per dare il mio contributo. Se avete del materiale che v'interessa tradurre da o verso l'inglese, sappiate che qui c'è qualcuno che sarà ben felice di darvi una mano.
Un abbraccio a tutte,

Paloma
.Mariluna.
00mercoledì 7 maggio 2008 09:47
Paloma,
sei appena arrivata e già ti rendi disponibile.....
Ma che bello, grazie davvero.
Guarda che tengo conto della tua offerta, ho moltissimo materiale in inglese, molti file interessantissimi, se mi mandi la tua mail in messaggio privato, inizio piano piano ad inviarti qualcosa che sarebbe bene tradurre.
Per il momento c'è solo Giulia che traduce, ma con il lavoro è sempre impegnatissima.
Per inviare un messaggio privato, clicca sul mio nik si apre una pagina dove ti dice: invia mail ffz....
Io ti prendo in parola.
poplife
00mercoledì 7 maggio 2008 09:49
Grazie Paloma, molto gentile da parte tua!....Mariluna sii clemente!! [SM=g7350]
paloma78
00mercoledì 7 maggio 2008 19:51
Ma certo!
Mariluna prendimi pure in parola, mi fa piacere davvero. Ovviamente anche io sono sempre presa come tutte voi con il lavoro e spesso non sto molto bene per via di questa maledetta bestia, però posso fare la mia parte; se si vuole, il tempo lo si trova
:-)
E' da molto che vi leggo e anche se il mio cuore spera tanto che la mia diagnosi non sia di CI, da tempo siete mie inconsapevoli compagne di "scorribande", e in voi ho trovato molto conforto.
Pertanto, a prescindere da quello che sarà il mio destino, credo che sia importante contribuire. Se dovessi scoprire di non essere malata di CI, comunque ormai so quel che si prova e non potrò mai dimenticare il senso di solitudine e abbandono di fronte a una patologia ancora in gran parte sconosciuta. Questa patologia è più che mai bisognosa d'impegno da parte di tutte noi, che volenti o nolenti siamo a spesso delle "cavie" della scienza!
Per quel che posso, mi metto dunque a disposizione. Dal poco che so, sembra che il centro nevralgico della ricerca sia negli USA... In questo caso davvero potrei fare qualcosa per qualcuno. Un granellino di sabbia che chissà, magari domani potrà rappresentare una speranza.
Poplife se sai l'inglese mi fai da aiutante?
Bacioni,
Paloma
.Mariluna.
00giovedì 8 maggio 2008 10:22
Giulia è la ns traduttrice di fiducia e ci aiuta spesso.

Paloma, ma io come posso fare per imparare l'inglese?? mi sto dando da fare e ora leggiucchio qui e li, ma ancora non tutto.

Mi invii la tua mail? così iniziamo il lavoro.
paloma78
00giovedì 8 maggio 2008 17:47
Ehi!
Eccomi qui... Alle prese con la traduzione di svariate cartelle cliniche di una bimba di 18 mesi gravemente malata e che NON SI SA ANCORA CHE COS'ABBIA!
Il papà è andato negli USA in cerca d'aiuto e mi ha commissionato questo lavoro...
Ragazze pensiamo a questi bimbi quando non ce la facciamo più!

Mariaelena, se fossi più vicina ti farei volentieri da insegnante!
E' bellissimo insegnare... I miei studenti sono tutti adulti dai 20 anni in poi, e ti dirò che per me insegnare agli adulti è davvero bellissimo: è vero che le abilità di apprendimento sono ridotte rispetto ai bambini o ai ragazzi, ma è fantastico prenderli "sotto la mia ala", spogliarli di ogni schema mentale e di ogni pregiudizio, per dischiudere loro un mondo totalmente nuovo, come se tornassero bambini!
Hai letto l'ultimo libro di Pennac, "Diario di Scuola"? E' meraviglioso. Quella è secondo me la descrizione perfetta di ciò che deve essere un bravo insegnante.
Ai miei studenti dico sempre che la lingua è solo apparentemente complessa: bisogna CAPIRLA, non studiarla a pappagallo... Proprio per questo serve un insegnante appassionato che ti spieghi i PERCHE' delle cose; solo ragionando e divenendo autonomi è possibile impadronirsi di meccanismi "estranei" che non ci appartengono, e amarli.
Baci,

Paloma
.Mariluna.
00giovedì 8 maggio 2008 18:07
Ah Paloma,
mi viene già voglia di fare un corso da te, sono certa mi saresti di grande aiuto.

E' proprio la voglia di capire qualcosa che non posso leggere che mi da l'input, da zero ho imparato tutto quel che so da sola.
Però dato che non abitiamo vicine accetto consigli utili se ne hai.

Hai studiato linguistico? però secondo me ci vuole anche una predisposizione naturale.

Mmmmmm, questa mail non me la vuoi scrivere eh!
paloma78
00giovedì 8 maggio 2008 19:30
Ciao Mariaelena...
...Veramente, prima di rispondere su questo thread, ti ho inviato un messaggio privato tramite il tuo profilo con il mio indirizzo e-mail... Ho cliccato sul tuo profilo, poi ho selezionato "invia messaggio" da lì... [SM=g7531]
Comunque lo scrivo anche qui, tanto non è un problema:
paloma@live.it
Mandami pure le prime cose e vediamo come organizzarci per i tempi.
Io ho fatto il liceo linguistico, poi la scuola per interpreti e traduttori e poi l'università di lingue e letterature straniere.
Ma sono bilingue.
Il consiglio principale è conoscere bene l'italiano... Sembrerà una stupidaggine, ma è molto importante essere consapevoli dei meccanismi della propria lingua madre prima d'imparare una lingua straniera con meccanismi totalmente differenti...
Solo così si possono fare le debite distinzioni e istituire parallelismi oppure differenziare gli idiomi. L'inglese, sostanzialmente, va capito e compreso. Ha regole ferree che in italiano non esistono; la nostra lingua è praticamente quasi tutta fatta di eccezioni... L'inglese è molto lineare e razionale e segue delle logiche ben precise. Per la mia esperienza posso dirti che se s'impara bene l'uso dei tempi verbali in inglese, si è già compiuta gran parte dell'opera. Soprattutto per quanto riguarda i tempi passati e i tre futuri.
Il fatto che l'inglese sia parlato da moltissime persone (anzi, diciamo pure straparlato) non significa che sia semplice: infatti il 90% della gente che lo parla lo parla da schifo, almeno in Italia.
Come tutte le lingue, lo si impara solo amandolo e comprendendolo. L'insegnamento spicciolo tipo "full immersion" e altre stupidaggini simili danno solo l'illusione di potersi esprimere, ma non fanno comprendere nel profondo questa lingua meravigliosa.
Per una buona comprensione delle strutture grammaticali c'è la "bibbia" degli students, ovvero "Essential Grammar in use" di R. Murphy, Oxford University Press. Della Oxford c'è anche "Practical English Usage" di M. Swan, ma è per chi l'inglese lo sa già molto bene; è un libro sull'uso della lingua scritto in inglese per imparare le "finezze"...
E poi.... La cara e vecchia radio della BBC è un concentrato di perfetta dizione e di lessico impeccabile: è fantastico, oggi tramite Internet possiamo ascoltarla come e quando ci pare!
E poi, in edicola puoi acquistare "The Guardian" e "The Economist": due quotidiani scritti divinamente; in questo periodo, inoltre, con il Sole 24 Ore puoi acquistare English 24, uno specialissimo inserto per migliorare l'inglese con letture tratte dalla stampa internazionale. Davvero fatto benissimo.
Spero di esserti stata utile :-)

Paloma



.Mariluna.
00venerdì 9 maggio 2008 09:38
Grazie di tutto Paloma,
ho letto il mp, cinque minuti dopo aver lasciato il post qui.
Ti invierò il materiale, non oggi perchè sto veramente malissimo.
Il ciclo non è mai clemente, ho dolori dappertutto compreso coccige e schiena e ora si sono irradiati dei bruciori da piegarmi in due...
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