PROBLEMI DI LAVORO

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.Mariluna.
00martedì 19 giugno 2007 16:48
In questo spazio chi incontra problemi di lavoro o licenziamento dovuti alla malattia può lasciare le sue testimonianze.
teodolinda76
00giovedì 21 giugno 2007 11:51
io ora insegno alla scuola media.
prima di fare questo lavoro mi occupavo di editoria scolastica (cioè facevo i libri per la scuola) e svolgevo contemporaneamente attività di cantante lirica (in cori operistici o come solista).

ora sono contenta del mio lavoro: mi permette di lavorare a casa mia con tranquillità e senza stress, oltre alle 18 ore in classe e, so che, se dovessi stare male posso stare a casa senza che nessuno mi possa licenziare per qeusto. di contro però, essendo ancora precaria e non di ruolo, non ricevo lo stipendio nei mesi di luglio e agosto....
per iniziare a insegnare inoltre mi sono sobbarcata due anni di corso di abilitazione all'insegnamento che facevo contemporaneamente al lavoro (è stato un delirio)

all'inizio è stata durissima accettare di non riuscire più a svolgere le attività di prima, che mi piacevano tantissimo e per cui avevo lavorato tanto nella mia vita.
un sacco di impegno e di studio buttati nel cesso.....
all'inizio pensavo questo e soffrivo molto.

come ho detto il mio intervento è un po' fuori tema, ma voleva essere uno stimolo per tutte a trovare la via d'uscita e dei piccoli compromessi per cercare di affrontare al meglio qeusta malattia anche dal punto di vista della realizzazione professionale...
simona998
00martedì 26 giugno 2007 20:50
Io non ho perso il lavoro a causa della mia malattia..ma diciamo che se non fossi malata ora non sarei disoccupata.La mia sfortuna è stata avere un datore di lavoro ignorante e poco sensibile..e visto che non potevo permettermi di lavorare tutto il giorno(turnavo con la mia collega da anni)ha deciso di liberarsi di me e tenersi lei full time.Quindi io sono rimasta senza lavoro e con tutte le cose da pagare di sempre..infatti la malattia ti toglie molte opportunità di vita..ma i debiti te li lascia..anzi,delle volte lievitano a causa di relative spese da sostenere per curarti etc..
Certo,mi verrebbe da dire che 'se tornassi indietro'tante cose sarebbero diverse,ma visto che non è così devo sperare che la prossima volta incontrerò un datore di lavoro che non si invaghisca di uno sculettare ma abbia la capacità di valutare la professionalità e il profitto che una ragazza malata può comunque avere.Non ha avuto nulla da rimproverarmi infatti..ma 'purtroppo sono malata ed è meglio che pensi alla mia salute'..mi è stato detto.
Io sono malata,E' VERISSIMO,purtroppo..ma ho fatto SEMPRE e solo del mio meglio.Non mi sono MAI assentata dal posto di lavoro e quando stavo male non mi era permesso neanche smontare dieci minuti prima.Una volta a causa di uno schck anafilattico sono finita al pronto soccorso e dovevano ricoverarmi due giorni per tenermi sotto controllo perchè rischiavo un'altra crisi respiratoria.Sarei dovuta assentarmi da lavoro due soli giorni chiedendo alla mia collega di sostituirmi.Lei naturalmente ha rifiutato(già miravano a farmi andare via)e chiedendo al mio titolare disse che gli dispiaceva ma se mancavo venivo licenziata in tronco.Firmai la cartella per le dimissioni dall ospedale con lo stupore del medico del reparto e andai a lavorare.Alla mia collega era permesso restare a casa per dissenteria..a me no per forti dolori di c.i. o dopo 50notti in bianco-MAI!!Io dovevo sostituire lei quando doveva festeggiare il compleanno del fratellino..o perchè il padre era stato operato di appendicite..io non avevo il diritto di ammalarmi e pretendere le stesse cose.Lei aveva le ferie..IO MAI!Se non dieci giorni ad Agosto,ma non retribuiti.Lei per Natale e Capodanno poteva partire per festeggiare..IO NO,ma non m importava di andare chissà dove,ma approfittare di qualche giorno di vacanza a casa per riprendermi dalle notti e giornate terribili affrontate con il dolore..Ma a me non era apermesso.I miei festivi erano il 25/26 Dicembre e il primo dell'anno.Lei tornava dopo l epifania.Morale della favola..volevano che me ne andassi via io di mia spontanea volontà,perchè non avevano NULLA da rimproverarmi e per rimorsi di coscienza..ma io stringevo i denti per bisogno visto che in Sardegna è diffcile trovare il lavoro.E vedendo che malgrado tutte le loro cattiverie io tenessi il mio posto di lavoro mi ha licenziata quando ha trovato il coraggio di farlo e ora sono disoccupata!
Un grazie a tutte le 'persone'come quelle descritte qui sopra..ricordando che potrebbe capitare anche a loro ciò che noi viviamo...Forse avranno la fortuna di viverlo in ritardo,ma quel giorno arriverà per tutti!

[Modificato da simona998 26/06/2007 21.11]

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