Porru e Cervigni (e la CI) su Repubblica

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ales821
00giovedì 18 settembre 2008 11:36
Lo sapevate già
nell'ipotesi non aveste la versione cartacea (del supplemento odierno a Repubblica, Salute), date cmq un'occhiata alla medesima on line:

www.repubblica.it/supplementi/salute/2008/09/18/medicinaprevenzione/010ros59...

ma, credo proprio, che alcune tra voi, già lo sapessero.


poi, anche se sono ben conscio che si tratta di argomenti, vs.malgrado, già sufficientemente noti, nondimeno però, potrebbe risultare interessante il riquadro sulle terapie.

In particolare, con piacerem, tra le possibili cure complementari, tra le altre, vi ho ritrovato la famosa Chantaris, la quale (anche su questo Forum), avevo segnalato, per esperienza personale, al fine della riduzione del dolore.

Ad ogni modo, penso sia già un grande risultato che di CI, se ne inizi a parlare su media di carattere nazionale.

Consueto augurio (perlomeno di star un po'meglio), alle tenacissime, nonché splendide, utenti del Forum. [SM=g10400]

Alessio

Ps a margine, in quanto ragazze, credo che, anche solo a livello informativo, potrebbe interessarvi anche quest'altro articolo
www.repubblica.it/supplementi/salute/2008/09/18/medicinaprevenzione/013sco59...
poplife
00venerdì 19 settembre 2008 09:54
grazie Ales, come sempre hai 100 occhi; riporto per esteso gli articoli in modo che se fra qualche giorno la pagina web non dovesse più essere disponibile, saranno ugualmente consultabili.

Il mio commento personale è che è un bene che si parli di CI, anche se nell'articolo si fa un po' di confusione perchè parla in gran parte di rimedi per cistiti batteriche e non spiega la differenza con la CI.
Mi raccomando per le nuove, il mirtillo rosso ecc. sono rimendi validi per le batteriche, non per chi come noi ha le pareti vescicali delicate....

WWW.REPUBBLICA.IT/SUPPLEMENTI/SALUTE/2008/09/18/MEDICINAPREVENZIONE/010ROS59...

PAG. 10 Antibiotici, agrumi e mirtillo rosso

Le terapie
Cautela con gli antibiotici, solo se necessari, e spazio alle cure "dolci". La terapia si basa su antibiotici mirati al germe responsabile dell'infezione, per evitare fenomeni di resistenza si pratica una sola dose d'urto (monosomministrazione). La novità è il mirtillo rosso, in gocce o compresse, che grazie alle pseudocianine, i suoi principali costituenti, ha proprietà antiadesive. La cura piuttosto lunga favorisce il rafforzamento della parete vescicale che si trasforma in una patina vitrea. Altri prodotti naturali che pare diano buoni risultati sono il Vaccinum vitis, estratto della vite con azione antinfettiva, la Cantharis consigliata per i dolori, la Formica Rufa efficace contro i batteri, la Pilosella ad azione diuretica. Per acidificare le urine sono raccomandate dosi sostenute di vitamina C e doppia razione di agrumi. Anche i prodotti alla malva sono consigliati perché emollienti. Nel caso di cistite interstiziale o sindrome del dolore vescicale si ricorre ad antispastici, antidolorifici, antidepressivi, antistaminici fino all'eparina che crea una pellicola sulla mucosa vescicale tale da impedire l'assorbimento delle tossine, e quando non c'è rimedio

qui si parla invece di endometriosi

www.repubblica.it/supplementi/salute/2008/09/18/medicinaprevenzione/013sco59...

pag. 13 Scoprire l'endometriosi

Le Scotte di Siena partner dell'associazione internazionale

di Lucia Zambelli

Inizia da Siena la lotta all'endometriosi, malattia sociale in crescita costante, che colpisce 90 milioni di donne in tutto il mondo. Un test non invasivo per la diagnosi dell'endometriosi, e lo studio dei contaminanti ambientali come possibile causa della malattia: questi i motivi per cui l'unità operativa di ostetricia e ginecologia del Policlinico "Le Scotte" di Siena è stata scelta dall'Endometriosis Association, che ha il suo quartier generale a Milwakee, Usa, per collaborare e far fronte comune contro la malattia. Che è una malattia sociale fortemente invalidante, colpisce le donne in età riproduttiva, soprattutto dai 18 anni in su, e ha origini ancora sconosciute: l'endometrio, cioè il tessuto che riveste la superficie interna dell'utero, si sviluppa in modo anomalo, con lesioni, noduli, cisti, tumori, e con conseguenze che vanno dal dolore intenso alla sterilità.
"Con noi vogliono fare un contratto di ricerca, non per un solo progetto, come avviene di solito, ma per più progetti", chiarisce Felice Petraglia, direttore di Ostetricia e Ginecologia dell'azienda ospedaliera-universitaria senese. "Abbiamo scelto Siena", spiega Mary Lou Ballweg, presidente dell'Endometriosis Association, che ha sedi in 66 paesi, "perché abbiamo la garanzia di avere ciò che cerchiamo in un centro endometriosi, e cioè team eccellente, ricerca innovativa, struttura adeguata, una visione d'insieme con un ottimo leader, una vasta popolazione di pazienti e un Paese, quale l'Italia, con un'associazione che possa supportare le donne".
Su queste premesse, la squadra di Petraglia lavorerà alla messa a punto di un test non invasivo, e allo studio dei contaminanti ambientali. "Ora l'unica via per accertare l'endometriosi", spiega Felice Petraglia, "è quella chirurgica, in particolare attraverso la laparoscopia. Noi vogliamo sviluppare un test diagnostico non invasivo, attraverso la misurazione nel sangue di un marker dell'endometriosi. In questo modo, per diagnosticarla saranno sufficienti un prelievo di sangue e un'ecografia".
E i contaminanti ambientali? "è stato dimostrato", risponde Petraglia, "che alcuni derivati della plastica, della gomma, sono in concentrazioni più elevate nelle donne che hanno l'endometriosi. Vogliamo studiare più a fondo questo rapporto".
Negli ultimi anni l'endometriosi sta registrando una crescita enorme. Perché? "Una delle cause", ipotizza Petraglia, "può essere costituita dai contaminanti ambientali. L'altra è determinata dal fatto che la prima gravidanza è molto ritardata nel tempo. Con la gravidanza, la possibilità di avere endometriosi si riduce".

ales821
00venerdì 19 settembre 2008 13:30
questo dovrebbe essere il link alla mini intervista al dott.Porrù.

www.repubblica.it/supplementi/salute/2008/09/18/medicinaprevenzione/010dol59...

Scusami Giulia se approfitto, ma considerato che sei/siete ormai espertissime, e conoscete tutti i possibili aspetti delle patologie uro-genitali, nel caso nessuno rispondesse ad una ricerca urgente di un iscritto al forum Aispep, per un dermatologo-venereologo, oppure anche un ginecologo esperto in materia (ma anche un bravo urologo) in zona Milano e provincia, perché hanno rilevato il virus Hpv alla sua fidanzata e anche lui accusa disturbi:
potrei suggerirgli d'inoltrare a te, oppure a Mary, un msg privato del forum Aispep, in modo che possate aiutarlo in detta ricerca (ritengo proprio che il vs. "Data Base di medici/specialisti/centri di fiucia", sia molto più ben organizzato del ns -praticamente, ancora in fase di allestimento)?

Vi ringrazio e vi invio un caro pensiero.
Alessio [SM=g10400]
poplife
00venerdì 19 settembre 2008 15:52
ti dico subito che a Milano conosco solo il dott. Murina, che tra la'ltro se non ricordo male segue proprio questi problemi all'ospedale Buzzi.

visita presso Centro Medico Andromeda (dove ci sono anche andrologi)
via Pergolesi, 4
20124 Milano
tel 02-6690123-6690124
fax 02-6702868
info@andromedacentromedico.it

riceve anche con ticket c/o
Ospedale Vittore Buzzi di Milano
se non sbaglio il venerdi mattina
ales821
00venerdì 19 settembre 2008 17:05
ti ringrazio molto per la tua preziosa collaborazione.
Buone cose a voi tutte.
Alessio [SM=g10400]
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