Ho deciso di raccontarvi la mia esperienza riguardo la neuromodulazione sacrale per aiutare chi eventualmente un giorno vorrà approcciarsi a questa terapia.
Inizio con il dirvi che se sono arrivata ad una soluzione così estrema nonostante la mia giovane età è perché ero alla frutta,nel vero senso della parola.I disturbi non mi davano pace,la mia vita era diventata pesante,i numerosi disagi causati dalla nostra schifosa malattia mi davano il tormento ininterrottamente dalla mattina alla sera.Un vero delirio!
Così, parlandone con il mio urologo, al contrario di quanto pensavo nel senso che nn è un intervento che fanno tutti i giorni,questo no,è come un’ultima spiaggia e visto che io fino a quel momento ne avevo sopportate di tutti i colori, si è deciso di provare.
Il 4 gennaio 2007 sono stata ricoverata per l’introduzione dell’elettrodo definitivo e collegamento di quest’ultimo con l’elettrostimolatore esterno di prova.Ragazze,io nn voglio spaventare nessuna,ma solo dirvi la verità.Per me è stato doloroso,data l’impossibilità di essere in qualche modo sedata per la necessità della collaborazione del paziente.E’ importante infatti che il paziente sia cosciente in modo da poter descrivere le proprie sensazioni.E io l’ho fatto,eccome se l’ho fatto!ad alta voce direi!L’intervento è durato circa un’ora,l’elettrocatetere mi è stato perfettamente posizionato in S3.La mattina dopo mi è stato attaccato il neurostimolatore esterno e qui comincia la mia avventura.Sarò sincera,i sintomi non sono scomparsi,no purtroppo no,ma mi è sembrato di avvertire miglioramenti sui dolori che io ho sempre sofferto dopo lo svuotamento.E vista la mia difficoltà nel percepire cambiamenti e l’insicurezza che ne derivava,insieme al medico si è deciso di prolungare il test di prova da un mese a due.Vivere con l’elettrostimolatore esterno,ammetto che per quanto mi riguarda non è stato semplice,nn perché sia doloroso o altro ma credetemi,è molto anti-estetico.Sempre a nasconderlo con maglioni lunghi e larghi e dare spiegazioni a chi ti chiede “ma che cos’hai lì?”..no,no,nn ne potevo più!Per avere un’ulteriore controprova abbiamo provato a staccarlo per una settimana e con grande stupore e perché no,anche un pizzico di gioia(ehi!significa che serve allora)sono nettamente peggiorata.Erano ritornati i dolori forti di un tempo,un orribile ritorno al passato.Da quel momento non ho avuto più dubbi.Ho deciso di sottopormi all’intervento per l’impianto definitivo e così è stato proprio l’8 marzo 2007.
Visto lo spavento dello scorso intervento ho chiesto e supplicato il medico di essere sedata e così è stato.Ho affrontato l’intervento in uno stato di semi-incoscienza e non ho avvertito alcun dolore.
Ora non mi resta che attendere e avere fiducia,come dice la dottoressa che mi ha seguita e che si occupa degli impianti,un’infiammazione che dura da parecchi anni non si può debellare in poco tempo.Io so perfettamente che i sintomi non scompariranno ma sognarlo non mi costa nulla.Anche se non sono guarita,sono ugualmente felice di aver fatto questa scelta,non si sa mai che in un futuro,insistendo,insistendo il problema si risolverà..
E’ importante anche che io vi dica che un’altra signora che si è sottoposta all’intervento insieme a me ora sta nettamente meglio ed è felicissima.
Mi hanno promesso che la ferita si rimarginerà e si vedrà poco e nulla,anche se,voi capite,è l’ultimo dei miei problemi.
E poi ci tenevo a dire che tutti i medici che si sono occupati di me sono stati fantastici,soprattutto il caro urologo che molte di voi conoscono..
Io sono qui,se qualcuna di voi vorrà chiarimenti in merito sarò felice di darglieli..
Aly