00 21/06/2007 11:51
io ora insegno alla scuola media.
prima di fare questo lavoro mi occupavo di editoria scolastica (cioè facevo i libri per la scuola) e svolgevo contemporaneamente attività di cantante lirica (in cori operistici o come solista).

ora sono contenta del mio lavoro: mi permette di lavorare a casa mia con tranquillità e senza stress, oltre alle 18 ore in classe e, so che, se dovessi stare male posso stare a casa senza che nessuno mi possa licenziare per qeusto. di contro però, essendo ancora precaria e non di ruolo, non ricevo lo stipendio nei mesi di luglio e agosto....
per iniziare a insegnare inoltre mi sono sobbarcata due anni di corso di abilitazione all'insegnamento che facevo contemporaneamente al lavoro (è stato un delirio)

all'inizio è stata durissima accettare di non riuscire più a svolgere le attività di prima, che mi piacevano tantissimo e per cui avevo lavorato tanto nella mia vita.
un sacco di impegno e di studio buttati nel cesso.....
all'inizio pensavo questo e soffrivo molto.

come ho detto il mio intervento è un po' fuori tema, ma voleva essere uno stimolo per tutte a trovare la via d'uscita e dei piccoli compromessi per cercare di affrontare al meglio qeusta malattia anche dal punto di vista della realizzazione professionale...