Il mio ricovero per la schiena è stato difficile, ma oltre alla vecchina terribile ho fatto un incontro che non credo sia casuale...voglio raccontarvi questa storia che mi ha profondamente colpito e lo voglio fare tornando un passo indietro.
Da un mese oltre alla vescica sto affrontando un momento terribile con la schiena, un giorno che ero a casa ho pianto due ore di seguito, ero stesa sul letto con dolori lancinanti (a dir poco) in mano il crocifisso di quando ho fatto la comunione, piangevo, pregavo e parlavo con la Madonna, tra le tante cose che ho detto le ho chiesto di darmi un segno, perchè non so più che strada seguire e, non so se mai uscirò da questo incubo....segue il ricovero, il mio ex di Genova quello per cui ho patito da morire in quanto suo padre mi prese malissimo, mi invia una mail con scritto che è morto il papà, io dall'ospedale lo chiamo per le condoglianze e ci parlo un pò, mentre lo chiamo esco dalla corsia ma la porta grande non resta aperta e per non rimanere fuori la tengo semiaperta con un piede, a lato della porta c'è un quadro con dei nr..., mentre sto al telefono arriva un signore e mi dice il codice della porta....e qui inizia la STORIA
Lo rincontro poi nel corridoio, due chiacchiere ed un sorriso, lui mi vede trafficare sempre con il pc e mi dice che li dentro c'è anche la sua storia, è un deportato che è uscito dai campi di sterminio di Mathausen....la sua storia è incredibile, lui me la racconta filo e per filo, da brivido....
www.nuovadidattica.net/Storia/03.Buschiazzo.pdf
Qui la potete leggere anche voi, Eugenio Largiu io non lo dimenticherò per tutta la mia vita.
Mi sono detta che se lui è uscito dal campo di sterminio, a tutto c'è sempre una via di uscita anche quando non la si vede, anche quando sembra che non ci sarà mai.
Sono molto fatalista, credo che le persone ci portino messaggi e, credo che io questo signore lo dovevo incontrare.
Sapeva di dover morire, ne ha viste di cotte e di curde, mi ha detto che non ha mai pensato di buttarsi sul filo spinato, mai di voler morire....sapeva che sarebbe morto, non immaginava mai più di uscirne...ma il suo destino è stato quello di arrivare a 79 anni e....di raccontarmi la sua storia.
Dopo tre gg di bombardamenti lo hanno liberato gli Americani, è stato curato per due mesi perchè pesava 43 kg e molti altri sono morti di stenti, dissenteria ed altro.
Gli ho chiesto cosa ha pensato quando sono arrivati gli Americani, mi ha detto che non sapeva cosa dire...poi gli ho chiesto come ha fatto a non cedere allo sconforto, ha detto che giorno per giorno viveva come un automa.
Quando mi ha raccontato dei bombardamenti, la voce si è incrinata ed ha ceduto a un quasi pianto, gli ho stretto la mano e le lacrime venivano anche a me.....
Quando è venuto mio papà a prendermi per le dimissioni, lui gli ha detto di non aver mai incontrato una ragazza straordinaria come ME...WOW.
Forse qualcuna di voi non coglierà il significato di questa storia, per me è un messaggio, forte e chiaro....NON SI DEVE MOLLARE MAI ANCHE QUANDO NON SI VEDE LA FINE DEL TUNNEL, FORSE ANCHE PER ME CI SARà.....
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