00 22/05/2008 21:18
Parte Prima
UroToday.com – L’incontro della NIDDK recentemente conclusosi ha trattato l’argomento delle Frontiere della Sindrome della Vescica Dolorosa (Painful Bladder Sindrome – PBS) / Cistite Interstiziale. Ha riscosso un grande successo ed è stato molto ben accolto. È stato presieduto da Deborah Erickson, professoressa di urologia presso l’Università del Kentucky. È stato possibile assistere a molte presentazioni interessanti in merito allo “stato dell’arte” e ad alcuni interventi sulla ricerca, sia in materia di scienza di base sia per ciò che concerne le tematiche cliniche.

Forse, le presentazioni che hanno suscitato le maggiori controversie sono state quelle della sessione dedicata alla Società Europea per lo Studio della Cistite Interstiziale (European Society for the Study of Interstitial Cystitis – ESSIC).

Il dr. Arndt van Ophoven di Münster, Germania, ha esaminato il processo di diagnosi e le indagini standard utilizzate per i casi di PBS/CI (Eur. Urol., 45:662-669, 2004). La ESSIC consiglia la valutazione della storia medica del paziente, l’esecuzione di un esame obbiettivo, di un esame delle urine e di un’urinocoltura, la valutazione del diario menzionale, l’uso dell’indice O'Leary-Sant per la valutazione dei sintomi e dell’indice internazionale per la valutazione dei sintomi alla prostata. Gli accertamenti urodinamici sono raccomandati se l’ostruzione vescicale nell’uomo è argomento di diagnosi differenziale. È opzionale il test di sensibilità al potassio modificato con soluzione KCl 2M qualora si ritenga che i dati ottenibili siano utili a selezionare pazienti idonei al trattamento con instillazioni vescicali di acido ialuronico (J. Urol., 170:807-809, 2003). Chi scrive è convinto che tale dato non sia necessario, considerato il fatto che due grandi trial americani multicentrici controllati verso placebo, che prevedevano la somministrazione di soluzioni di 40 mg/40 cc e 200 mg/40 cc non hanno potuto dimostrare l’efficacia dell’acido ialuronico stesso.

Il dr. Magnus Fall di Goteborg, Svezia, ha discusso in merito al ruolo della cistoscopia, considerata un accertamento opzionale dalla ESSIC. È indicata per escludere la presenza di "patologie analoghe", ma il dr. Fall crede che sia estremamente utile per la diagnosi. È convinto che le "ulcere di Hunner" siano molto più comuni di quanto la letteratura possa far presumere e che, in presenza di un alto indice di sospetto e della volontà di eseguire la cistoscopia in anestesia, sia possibile identificare tali lesioni con una maggior frequenza rispetto al 10% indicato in letteratura. Ha altresì dichiarato che a suo parere la cistoscopia è utile per la classificazione dei pazienti e per effettuare confronti tra gruppi. La cistoscopia oggi non è più considerata come una componente di routine delle indagini relative ai casi di vescica dolorosa non complicata negli Stati Uniti, pertanto si prevede che questi commenti avvieranno ulteriori discussioni nel corso degli incontri a venire.

La dr. Kirsten Bouchelouche ha commentato le raccomandazioni ESSIC per la biopsia in termini di tecnica e di gestione. Si dovrebbero utilizzare pinze grandi per ottenere almeno 3 biopsie dalle 2 pareti laterali e da quella superiore, oltre alle biopsie delle aree che evidenziano lesioni. Il tessuto dovrebbe includere il muscolo detrusore ed essere esaminato con la colorazione H&E e del tessuto connettivo. La naftolo-esterasi è consigliata per la conta dei mastociti. Una conta pari a meno di 20 mastociti/mm2 non evidenza mastocitosi del detrusore; tra 20 e 28 la mastocitosi è dubbia, mentre una quantità di mastociti/mm2 superiore a 28 denota una mastocitosi del detrusore. La ESSIC sta promovendo questo parametro di riferimento per raccogliere informazioni. Secondo la maggior parte degli studiosi americani, continuano a mancare criteri oggettivi che attestino la gravità della patologia per scopi di diagnosi o di cura.