http://www.amazon.it/ali-della-farfalla-inferno-piedi/dp/6050394563/ref=sr_1_2?s=books&ie=UTF8&qid=1443807669&sr=1-2 VERSIONE CARTACEA
È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
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I NOSTRI VALORI ORMONALI

Ultimo Aggiornamento: 02/01/2010 13:00
30/10/2006 09:54
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Sono sempre io,
vorrei proporre un piccolo sondaggio.....quante di voi hanno valori molto bassi di estroggeni, testosterone e tiroide mentre risultano normale con il dosaggio di progesterone?
Seconda domanda: anche voi siete sviluppate molto presto come me? IO all'eta' di 10 anni.
Vediamo un po' se riusciamo a trovare un minimo comun divisore che sia uguale per tutte.
Spero di non essere troppo invadente ma penso che sia molto importante confrontarci.
baci Titti

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IL MIO LIBRO SULLA C.I.
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30/10/2006 09:56
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Accolgo la proposta di Tiziana
Ragazze, la proposta di Tiziana mi sembra interessante per questo ho aperto la cartella dove ognuna di voi potrà riportare i suoi valori ormonali.
Ora tocca a voi.

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DATI ORMONALI di Tiziana
TSH SENSITIVE ........0.852 (0.35 - 4.94)
FT4 ................. 1.O7 (0.70 - 1.48 )
T3 FREE ............. 2.7 (2.3 - 4.2)
TESTOS FREE ......... 0.3 (0.0 - 2.2)
PROGESTERONE ........ 4.9 (varia a seconda del periodo)
ETRADIOL ............ 74 (38 - 649)
DHEA - SO4 ...........194 (45-279)

I dati sono MADE IN USA quindi non so se usano la stessa scala europea di riferimento.
Tiziana

[Modificato da Lollo2003 30/10/2006 16.25]

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
"No one can make you feel inferior without your consent."
Eleanor Roosevelt, This Is My Story, 1937
30/10/2006 16:22
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purtroppo conosco solo il valore dell'estradiolo
ESTRADIOLO(E2) 37.3
io mi sono sviluppata all'età di 14 anni.

[Modificato da ..ALY.. 30/10/2006 16.24]

31/10/2006 21:53
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esiti analisi del sangue
ft3 2,52
ft4 12,6
tsh 0,61
prolattina 16,6
ab-anti-perossidasi (tpo) 11,6
ab-anti-tireoglobulina <20
estradiolo 77,7

menarca in prima media mi ricordo bene, era primavera. quindi avevo 12 anni ancora da compiere

[Modificato da teodolinda76 01/11/2006 15.14]

01/11/2006 17:11
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esami del sangue 07 2006
FT3 2,62
FT4 1,32
TSH 1,22
Prolattina 22,20
Estradiolo 20
Testosterone<20
Progesterone 0,27 analisi eseguita nel 2004
mestruazioni a 13 anni
menopausa a 46 anni
06/11/2006 21:39
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esami del sangue
ESTRADIOLO(E2)37.3

striscio ormonale
IE 50%
IP 60%

ciclo a 14 anni
09/11/2006 20:24
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I MIEI VALORI ORMONALI
Esami ormonali eseguiti il 10/07/2006

17 Beta Estradiolo (E2): 51

FSH (Follicolo Stimolante): 7.4

LH (Orm.Luteinico): 1.9

Prolattina: 7.1

FT3: 2.9

FT4: 9.3

TSH (Tireotropina): 1.47.

In questo periodo stavo benissimo riguardo la CI.
La mia prima mestruazione l'ho avuta all'età di 9 anni!!! e già.

[Modificato da candycandy72 09/11/2006 20.26]

27/10/2009 15:54
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Allora, cominciamo ad aggiornare questa cartella, intanto vorrei portare qui l'articolo in cui si parla di fibromialgia e cistite interstiziale ed allergia agli ormoni, vediamo se ci riesco
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?c=85205&f=85205&idd...
27/10/2009 18:18
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ragazza "guarita" con pillola solo pregesterone
Questo e' il post che ha lasciato questa ragazza, e' Misha2007, il 27/06/07 pag. forum 294
eccomi.
sono entrata nel vostro forum un p'o di tempo fa'. Sbirciando fra i vari messaggi trovai il nome del dottor P e presi appuntamento (maggio2007). E' stato il primo a farmi una visita completa e attenta! mi prescrisse il galenico che pero', non ho mai iniziato.E questo e' il motivo.
sto bene. da 2 mesi sto proprio bene! ora, non vorrei gridarlo ai quattro venti che poi magari ritorna...pero' va decisamente meglio.
C'e' da dire che poco prima di vedere il dottore di pavia, decisi di cambiare pillola per via di fortissime emicranie associate al periodo di interruzione (dal 21 al 28esimo giorno).mi era stato detto che i mal di testa erano dovuti alla mancanza di ormoni liberati dalla pillola stessa. Dalla mercilon passai cosi alla microval (a base di soli progesteroni). Il corpo reagiva bene, per le prime 3 settimane sono stata benissimo. ma ho interrotto subito dopo perche' ero aumentata visibilmente di peso (4 chili) cosi decisi di rimanere senza per un po'. ho fatto l' esame ormonale dopo qualche settimana e sembra tutto in regola. Fatto sta che da allora non ho piu' avuto il ben che minimo sintomo (l'ultima crisi risale al 31 aprile,ma i dolori erao quasi quotidiani).ho un ciclo ogni 15 gg (!) ma penso sia perche' il corpo si debba riabituare dopo 14 anni di pillola; ma a parte questo sto da dio.la prova del grande caldo (con il caldo di solito peggiora) non l' ho ancora fatta- ma quella del grande freddo si (non abito in italia e qui continua a piovere!).non lo so, mi sentivo di dirvelo, magari e' un caso, ma non ho cambiato nient'altro nella mia routine- mangio meno di prima ( per via di quei simpatici 4 chili in piu') ma tranquillamente bevo caffe', mangio pomodori, kiwi etc. la cosa piu' bella e' non prendere piu' pillole- da non credere. Erano ormai 7 anni che durava.
Spero possa servire! vi terro' aggiornate, au cas...in bocca al lupo a tutte!
[Modificato da misha2007 27/06/2007 23.34]
[Modificato da Antonella68. 27/10/2009 18:28]
28/10/2009 18:01
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Quelli che seguono sono i link che ho trovato che parlano degli ormoni
Qui parla di fegato ed estrogeni
www.sportmedicina.com/dismenorrea.htm
qui del rapporto tra estrogeni-progesterone
www.babycomp.it/it/ormoni_estrogeni.html
qui parla una ragazza che ha un problema di eccesso di estrogeni
forum.alfemminile.com/forum/f666/__f283_f666-Prolattina-ed-estrogeni-a...
qui parla dell'agnocasto
www.erboristeriaedaltro.com/BORRI%20%20COMPR.%20AGNOCA...

vediamo se riesco a fissare anche i contenuti

Traduzione a cura di Igor A. e Luciana Baroni (testo originale in inglese)
Fonte: www.pcrm.org/research/menstrual.html
FATTORI NUTRIZIONALI NEL CONTROLLO DELLA DISMENORREA
E DELLA SINDROME PREMESTRUALE (PMS)
Dottor Neal D. Barnard
I disordini del ciclo mestruale possono essere pesanti e talora persino invalidanti. Circa il 10% delle donne nel corso dell'adolescenza e nei primi anni della terza decade di vita è affetto da severa dismenorrea. Nella maggioranza dei casi, non esiste alcuna causa identificabile. Comunque, per alcune donne, il dolore può essere un sintomo di endometriosi (una condizione in cui cellule che normalmente rivestono la cavità uterina vengono a trovarsi nella cavità addominale), adenomiomatosi (la presenza di isole di cellule di rivestimento della cavità uterina nello spessore della parete muscolare dell'utero), fibromiomatosi (la presenza di cellule muscolari in esubero nella parete uterina), od altre condizioni (1). I fattori nutrizionali sembrano avere un ruolo importante nel trattamento del dolore mestruale.
La sindrome premestruale (PMS) include sensazioni di malumore, tensione od irritabilità, così come sintomi fisici, come per esempio la ritenzione idrica. Così come per il dolore mestruale, essa sembra essere influenzata dalla nutrizione.
Uno dei trattamenti che stiamo sperimentando è l'uso di una dieta vegetariana a bassissimo contenuto di grassi. Stiamo utilizzando questa dieta perché, quando venga seguita correttamente, produce l'effetto molto utile di ridurre il livello ematico di estrogeni, alcune volte in modo sensibile (2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12). Almeno in alcuni soggetti, le diete che eliminano i prodotti animali e mantengono i grassi vegetali a valori minimi, provocano la marcata riduzione del dolore mestruale, presumibilmente a causa degli effetti della dieta stessa sui livelli ormonali.
Esistono diverse ragioni per le quali questo tipo di dieta influenza i livelli di ormoni. Prima di tutto, riducendo il contenuto di grassi nel cibo si abbassano i livelli ematici di estrogeni. Questo accade per tutti i tipi di grassi, animali e vegetali.
Secondo, i cibi vegetali contengono fibre (crusca), che tendono a trascinare gli estrogeni fuori dall'organismo. Ecco il meccanismo: il fegato estrae gli estrogeni dal torrente ematico e li invia, attraverso l'albero biliare, nel tubo digerente. Lì, la fibra proveniente da cereali, legumi, verdura e frutta assorbe gli estrogeni come fosse una spugna. Se i cibi vegetali costituiscono la parte principale della dieta, essi apportano all'intestino una quantità abbondante di fibra. Per contro, la quantità di fibra nella dieta è bassa quando la dieta stessa sia composta prevalentemente da yogurt, petto di pollo, uova, od altri prodotti animali, dal momento che la fibra proviene soltanto dai vegetali. Senza una quantità adeguata di fibra, gli estrogeni secreti nel tubo digerente vengono riassorbiti nuovamente nel circolo ematico.
Certi cibi che sono di comune impiego nelle diete vegetariane possiedono inoltre effetti speciali. Prodotti a base di soia, per esempio, contengono "fitoestrogeni", i quali sono estrogeni vegetali poco potenti che riducono la capacità degli estrogeni naturali di legarsi al loro recettore cellulare. Il risultato è una minore stimolazione estrogenica sulle cellule ormono-sensibili.
Oltre ad isolate segnalazioni sulla drammatica riduzione del dolore mestruale ad opera di diete vegetariane a basso contenuto di grassi, le donne vegetariane riferiscono anche minori disturbi dell'ovulazione. Alcuni Ricercatori hanno dimostrato che l'eccesso di estrogeni è importante anche nella genesi dei sintomi della PMS, e che è di utilità una variazione della dieta che contempli l'eliminazione di cibi grassi e l'aumento di cibi vegetali ad alto contenuto di fibre (13).
Un approccio dietetico
La dieta che si è dimostrata estremamente efficace nei soggetti esclude completamente i prodotti di derivazione animale e restringe molto anche l'apporto di oli vegetali. Dalla nostra esperienza, tale dieta deve essere seguita in modo scrupoloso per poter funzionare. Questo significa l'eliminazione completa dei prodotti di origine animale - compresi latte scremato e uova. Significa anche ridurre gli oli vegetali della dieta a quantità minime. Anche se l'olio d'oliva od il burro d'arachidi sono migliori rispetto al grasso di pollo o di vitello per quanto riguarda i problemi di colesterolo, quello che qui ci interessa è l'effetto sugli ormoni, e tutti i grassi - animali e vegetali - devono essere evitati, perché tutti provocano un eccesso di produzione di estrogeni da parte dell'organismo.
Così, oltre ad escludere dalla dieta prodotti animali, è importante escludere anche salse per insalate, patatine fritte, chips, burro, margarina, oli per cucinare ed il grasso presente in molti biscotti e pasticcini. E' inoltre importante seguire questa dieta nell'arco dell'intero mese e non soltanto prima del ciclo.
Si tratta certamente di un gran cambiamento nella dieta. Comunque, un periodo di prova molto breve basterà a dimostrarne l'efficacia. Gli effetti saranno apprezzabili sin dal primo/secondo mese dall'inizio delle modificazioni dietetiche. É inoltre un metodo eccellente per perdere i chili in eccesso senza dover fare attenzione alle calorie. Alcune persone riferiscono anche che vari problemi, come l'emicrania, sarebbero meno frequenti con questo tipo di dieta. Per provare se un cambiamento nella dieta possa essere utile, si suggerisce di seguire scrupolosamente per due mesi una dieta vegetariana a basso tenore di grassi.
Analizziamo in breve una dieta nutrizionalmente completa. Si tratta di qualcosa di molto semplice, purché si presti una particolare attenzione al problema della Vitamina B12.
Proteine: non sono un problema nelle diete vegetariane, perché i cibi vegetali contengono molte proteine. Una dieta composta da cibi vegetali variati contiene una quantità di proteine più che sufficiente per le necessità dell'organismo.
Calcio: è reperibile in abbondanza nelle verdure a foglia verde e nei legumi. Una valida fonte di Calcio è costituita anche dai succhi d'arancia arricchiti. Inoltre, le diete a base di cibi vegetali riducono in modo sensibile la quantità di Calcio che viene perduto quotidianamente attraverso il rene.
Ferro: il suo bilancio tende ad essere migliore nelle diete vegetariane pure rispetto agli altri tipi di dieta. Le verdure a foglia verde ed i legumi (fagioli, piselli, lenticchie) sono ricchi di Ferro in una forma che è maggiormente assorbibile se l'organismo ne ha bisogno, e meno assorbibile se l'organismo ne possiede già dei buoni depositi. L'eliminazione dei latticini è utile, dal momento che questi alimenti non contengono Ferro e possono interferire sensibilmente con il suo assorbimento.
Vitamina B12: è indispensabile per mantenere in buono stato nervi e sangue. Le fonti vegetariane di questa vitamina, come il latte di soia od i cereali fortificati, non sono molto diffuse, così si raccomanda di assumerla quotidianamente attraverso qualunque integratore multivitaminico od altra fonte affidabile di Vitamina B12. Mentre la maggioranza degli Esperti ritiene che sia necessario assumere integratori di B12 solamente per i vegetariani da più di tre anni o nell'infanzia, gravidanza od allattamento, noi suggeriamo di iniziare l'assunzione di Vitamina B12 già entro i primi mesi dall'inizio della dieta vegetariana, soprattutto per abituarsi al concetto di assicurare al proprio organismo un'alimentazione nutrizionalmente completa.
Altri fattori nutrizionali che influenzano i sintomi mestruali:
1- Acidi Grassi Essenziali (EFA)
Come noto, i differenti tipi di grassi svolgono azioni differenti nell'organismo. I grassi animali contengono una grande quantità di grassi saturi, cioè quel tipo di grassi che sono solidi a temperatura ambiente, mentre gli oli vegetali contengono più grassi insaturi, che si trovano in forma liquida. Ma esistono in realtà differenze molto più sottili tra i diversi tipi di grassi.
I grassi influenzano la produzione delle Prostaglandine dell'organismo. Queste sostanze chimiche naturali sono coinvolte nei processi di infiammazione, dolore, contrazione muscolare, vasocostrizione e coagulazione del sangue. Si reputa che le Prostaglandine rivestano un ruolo nel dolore mestruale, nell'emicrania e nel dolore addominale, dal momento che la maggior parte dei farmaci antidolorifici comunemente utilizzati per il trattamento del dolore mestruale agiscono inibendo l'azione delle Prostaglandine (14).
I soggetti la cui dieta è sbilanciata a favore di un certo tipo di grassi, denominati acidi grassi omega-3, invece di altri tipi, tendono a presentare una sintomatologia mestruale più modesta. Alcune persone riaggiustano il rapporto dei grassi dietetici integrando la dieta con oli ricchi in omega-3, come olio di lino o di pesce, per cercare di controbilanciare l'effetto dei grassi "cattivi", contenuti nella carne e nei derivati del latte. Sfortunatamente, questa strategia porta ad aumentare la quantità totale di grassi nella dieta, il che può essere rischioso per la salute sotto molti altri punti di vista.
Una strategia migliore è quella di privilegiare una dieta ricca di verdure a foglia verde e di legumi (fagioli, piselli, lenticchie), eliminando carne e derivati del latte. Ne risulta una nuova dieta, sbilanciata a favore degli acidi grassi omega-3 (14).
2- Vitamina B6
In alcuni Studi Clinici la Vitamina B6 (piridossina) si è dimostrata in grado di ridurre il dolore. E' stata utilizzata per innalzare la soglia di resistenza al dolore in soggetti emicranici con abuso di farmaci nella fase di disassuefazione, ed è stata di utilità in pazienti affetti da sindrome del tunnel carpale, neuropatia diabetica e disfunzione dell'articolazione temporo-mandibolare (15).
In un certo senso non si tratta di una grossa sorpresa, dal momento che è noto da tempo che questa Vitamina viene utilizzata dall'organismo per la sintesi dei neurotrasmettitori, quelle sostanze chimiche che trasmettono gli impulsi nervosi, ivi inclusi quelli che influenzano la percezione degli stimoli dolorifici.
La Vitamina B6 sembra agire modulando la percezione del dolore, non la condizione che lo scatena. Per esempio, quando i Ricercatori esaminano la funzionalità nervosa di pazienti affetti da sindrome del tunnel carpale o diabete, la Vitamina B6 non sembra influenzarla, mentre contrasta la percezione di dolore. In alcuni Studi, la Vitamina B6 si è anche dimostrata efficace nel controllo di depressione, irritabilità ed altri sintomi (16, 17).
Le Vitamine del gruppo B sembrano rivestire un ruolo nel controllo dei livelli di estrogeni, promuovendo il loro sequestro da parte del fegato. E' presumibile che quando la dieta sia a basso contenuto di Vitamine del gruppo B, i livelli ematici di estrogeni possano aumentare (18).
Le fonti più sane di Vitamina B6 sono i cereali integrali, i fagioli, le banane e le noci. I cereali raffinati perdono la gran parte della Vitamina B6 assieme alle fibre. I soggetti che seguono tipiche diete Europee e Nord-Americane sono più a rischio di carenza di Vitamina B6, perché il loro elevato consumo di proteine provenienti da carne, derivati del latte ed uova richiede di essere integrato con Vitamina B6.
VALIDE FONTI di VITAMINA B6
(contenuto in milligrammi)
Fonte
Quantità
Noci
7.3
Farina di Soia
7.2
Avocado
4.2
Farina di Mais
2.5
Patate (crude)
2.5
Pane integrale
1.8
Piselli (crudi)
1.6
Spinaci
1.5
Gli Studi che utilizzano integratori di Vitamina B6 generalmente applicano dosaggi di 50-150 milligrammi al giorno. Questa Vitamina dovrebbe essere assunta sotto il controllo di un medico. Elevate quantità vanno evitate, dal momento che possono con molta probabilità provocare danni nervosi. Gli integratori a base di Vitamina B6 solitamente necessitano di almeno tre mesi per poter funzionare.
3- Zuccheri
Gli zuccheri semplici possono contribuire all'irritabilità ed all'umore depresso. I Ricercatori hanno scoperto che lo zucchero innalza i livelli di alcuni neurotrasmettitori cerebrali che controllano il tono dell'umore. Per quanto riguarda la nostra esperienza, gli individui vengono influenzati dallo zucchero in modi diversi. Per alcune donne, specialmente poco prima della fine del ciclo, una barretta di cioccolata o qualunque altro cibo dolce - persino un succo d'arancia - può provocare un drammatico aumento dell'irritabilità, mentre altre persone presentano una reazione molto più modesta (16).
Mentre i cibi dolci, specialmente la cioccolata, sono spesso ricercati durante la fase premestruale, sarebbe consigliabile provare ad evitarli completamente per poter valutare gli effetti della loro eliminazione.
Cibi ricchi in carboidrati complessi e fibre, come il pane integrale, il riso integrale, l'avena, le verdure ed i fagioli, non sembrano peggiorare l'umore, ed i cibi a maggior contenuto proteico, come i legumi ed il tofu, sembra contribuiscano a bloccare gli effetti dello zucchero sulle variazioni dell'umore.
4- Calcio
Alcuni dati suggeriscono che migliorare il bilancio del Calcio possa aiutare a ridurre la dismenorrea e la PMS. Tale effetto, comunque, non è molto marcato e non tutte le donne sono in grado di accorgersi di questa azione.
Molti sono convinti che migliorare il bilancio del Calcio significhi assumerne di più, tramite supplementi o derivati del latte. In effetti, gli integratori a base di Carbonato di Calcio si sono rivelati in grado di ridurre i sintomi della PMS (19).
Ma potenzialmente è ben più importante ridurre la quantità di Calcio che l'organismo perde minuto per minuto. I Ricercatori hanno chiaramente stabilito che le proteine animali aumentano la perdita di Calcio, aumentando la quantità di Calcio che i reni rimuovono dal sangue ed eliminano con le urine. Quando un soggetto non assume proteine animali, la perdita di Calcio viene ridotta di più della metà di quanto fosse inizialmente (20).
Le perdite di Calcio possono venire ulteriormente ridotte evitando eccessi dietetici di sodio, limitando l'assunzione di caffeina a non più di 2 tazze di caffé al giorno, evitando il tabacco, praticando un regolare esercizio fisico e curando l'assunzione di Vitamina D, tramite una regolare esposizione alla luce solare o con l'utilizzo di classici integratori multivitaminici.
5- Manganese
Il Manganese è associato con una riduzione del malumore e della dismenorrea (21).
6- Caffeina
La caffeina aggrava la PMS e più caffeina si consuma - come caffé, tè, coca-cola e cioccolata - peggiore probabilmente diventa la PMS














[Modificato da Antonella68. 28/10/2009 18:14]
28/10/2009 22:19
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Secondo voi può esserci un legame tra il progesterone e quella crema al testosterone che ci consigliò il Dott.Guercini per la clitoridodinia e vestibolite in generale?
29/10/2009 13:07
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Volevo modificare il post precedente ma non me lo permette piu'... cmq il testo si riferisce al primo link.
Ora faccio un post per ogni link con il testo
29/10/2009 13:22
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rapporto estrogeni- progesterone
www.babycomp.it/it/ormoni_estrogeni.html

Squilibri ormonali sempre più accentuati Sherrill Sellman,
autrice di fama internazionale e psicoterapista, con i suoi scritti e i suoi insegnamenti ha aiutato le donne di tutto il mondo a operare scelte più consapevoli sulla propria salute.
Sherrill Sellman
La verità sugli ormoni
Tutto quello che
le donne dovrebbero sapere sui loro ormoni
Gruppo Editoriale Futura
ISBN:
Prezzo € 6,46
(sconto del 50%)
Compralo su Macrolibrarsi
Il termine ‘Dominio degli estrogeni’ è stato usato per la prima volta da dottor John Lee.
Nel corso degli ultimi vent’anni, il dottore Lee ha studiatole cause che stanno alla base della sempre maggior frequenza di problemi femminili come la sindrome premestruale, l’endometriosi, le cisti ovariche, i fibromi, il cancro al seno, le sterilità, l’osteoporosi e i disturbi della meno pausa. In base alla sua esperienza clinica maturata sul campo e alle sue ricerche, il dottor Lee è convinto che molte donne soffrono per gli effetti di una quantità eccessiva di estrogeni.
Egli ritiene che lo stress, le carenze nutritive, l’assunzione di sostanze a base di estrogeni dall’ambiente e la prescrizione di estrogeni sintetici con la carenza di progesterone che ne deriva siano i fattori principali che hanno contribuito alla creazione del dominio degli estrogeni.
Il dottor Lee ha scoperto un tema comune in tutte le donne che soffrivano per i dolori e spesso debilitanti sintomi della sindrome premestruale, della pre-menopausa e della menopausa: troppi estrogeni, o dominio degli estrogeni. Oggi gli estrogeni, invece di giocare il loro ruolo essenziale nell’ambito della ben equilibrata sinfonia degli ormoni steroidei nell’organismo femminile, hanno cominciato a sopraffare gli altri strumenti, creando una dissonanza biochimica.
L’ultima cosa di cui ha bisogno l’organismo femminile è una maggior quantità di estrogeni, sotto forma di contraccettivi o di TSO (Terapia di Sostituzione Ormonale).
E quando si manifestano i sintomi del dominio degli estrogeni, indovinate cosa viene prescritto? Altri estrogeni! Il delicato equilibrio naturale estrogeni/progesterone viene radicalmente alterato a causa di questo eccesso di estrogeni e la carenza di progesterone viene così accentuata.
Fra gli effetti collaterali di questa eccessiva somministrazione di estrogeni c’è l’aumento del contenuto di acqua e di sodio delle cellule, il che modifica la produzione di aldosterone e porta alla ritenzione di liquidi e all’ipertensione. Gli estrogeni provocano ipossia intracellulare –mancanza di ossigeno- ostacolano l’azione della tiroide, favoriscono il rilascio di istamina, facilitano la coagulazione del sangue, aumentando di conseguenza il rischio di embolie. Inoltre gli estrogeni non contrasti dal progesterone diminuiscono la libido, aumentano la probabilità di fibrocisti al seno.
I disturbi femminili sembrano diffondersi sempre più. Dal 40 al 60 percento di tutte le donne della società occidentali soffrono di sindrome premestruale. Inoltre, possono essere soggette a una grande varietà di sintomi, alcuni legati alla menopausa e altri no.
Di sicuro sembra che stia succedendo loro qualcosa di preoccupante. Ci sono indicazioni che portano a pensare che il giusto equilibrio ormonale necessario per il corretto funzionamento dell’organismo femminile venga minacciato da una quantità di fattori.
In una donna in buona salute, il flusso mestruale segnala il momento del suo ciclo nel quale l’organismo sta producendo quantità molto piccole di entrambi gli ormoni.
La produzione di estrogeni comincia a crescere circa otto giorni dopo l’inizio del periodo. Normalmente dal dodicesimo al ventiseiesimo giorno il progesterone prodotto è centinaia di volte superiore agli estrogeni, perciò, se manca il progesterone, gli estrogeni, quella donna ne sarà dominata.
Alcune ricerche hanno dimostrato che in buona parte delle donne sulla trentina –quindi molto prima della menopausa – a volte non si verifica l’ovulazione durante il loro ciclo mestruale. Anche se hanno sempre le mestruazioni, non producono ovuli. Senza L’ovulazione non si forma nessun corpo luteo e quindi non si ha produzione di progesterone. La frequenza di questi cicli senza ovulazione aumenta con l’avvicinarsi della menopausa, dando origine a un flusso mestruale più abbondante o lungo. Da questi cicli senza ovulazione possono derivare diversi seri problemi, come il manifestarsi i sintomi della menopausa: aumentano di peso, ritenzione di liquidi e bruschi cambiamenti d’umore. In passato la maggioranza delle donne entrava in menopausa fra i 45 e i 52-53 anni, nell’ultima generazione, tuttavia, questo andamento sta cambiando. Sono sempre più numerose le donne sulla trentina che hanno periodi senza ovulazione senza che si manifesti la cessazione delle mestruazioni(menopausa) fin quasi ai sessant’anni. Perciò in queste donne gli estrogeni rimangono non contrastati per periodi della durata di un mese con tutti i conseguenti effetti collaterali.
Una carenza di progesterone può anche danneggiare seriamente ossa ed è di grande importanza nello sviluppo dell’osteoporosi.
La medicina moderna continua a trascurare il fatto che il progesterone stimola la formazione ossea agendo sugli osteoblasti. Questo significa che il progesterone stimola la crescita di un nuovo tessuto osseo e che quindi l’osteoporosi può essere arrestata a qualsiasi età . La mancanza di progesterone fa si che non vengono creati nuovi osteoblasti, con la possibilità che insorga l’osteoporosi.
Un terzo grave problema deriva dall’interazione fra mancanza di progesterone e lo stress. Sotto stress il progesterone viene convertito in cortisolo, l’ormone ’combatti o scappa?, a spese del progesterone e degli estrogeni. Lo stress combinato con una dieta può provocare dei cicli senza ovulazione. La conseguente mancanza di progesterone interferisce con la produzione di ormoni anti-stress, aggravando la condizione di fatica che porta a ulteriori cicli senza ovulazione. Lo stress, carenze nutrizionali e gli inquinanti fisici sono tutti fattori che contribuiscono ai cicli senza ovulazione e così il circolo vizioso della carenza progesterone continua.
E’ importante notare che, mentre il problema viene considerato come dovuto a una carenza di progesterone, non è sempre vero che i livelli di progesterone sono più bassi del normale, questi possono essere basi rispetto a elevati livelli di estrogeni. Comunque, il delicato equilibrio fra estrogeni e progesterone risulta seriamente compromesso.
Anche se non viene generalmente riconosciuto dalla scienza medica, la crescente frequenza dei cicli senza ovulazione anche in donne giovani e il conseguente squilibrio ormonale stanno creando un enorme problema sanitario. Il rischio di ritrovarsi in una situazione di dominio degli estrogeni oggi è maggiore per le donne di tutte le età. Secondo il dottor Lee, molti di questi problemi possono essere superati aumentando il livello di progesterone naturale dell’organismo. Come? ...

Ragazze l'articolo finisce cosi', per sapere il resto credo bisogna comprare il libro, cmq riporto i titoli del capitolo 14 del libro, mi sembra interessanre
CAPITOLO 14
Scopriamo alcuni dei benefici del progesterone naturale
Dolori muscolari (fibromialgia)
Allergie
Artrite
Malattie autoimmuni
Candidosi
Endometriosi
Fibromi
Perdita di capelli e crescita di peli superflui
Ipertensione
Vampate
Sterilità, aborti prematuri e depressione post-parto
Emicranie
Cisti ovariche
Sindrome premestruale
Impulso sessuale (bassa libido)
Problemi cutanei
Deficienza della tiroide
Vaginiti e secchezza vaginale





29/10/2009 13:28
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tratto da un forum-ragazza che ha problemi con eccesso di estrogeni
forum.alfemminile.com/forum/f666/__f283_f666-Prolattina-ed-estrogeni-a...
Prolattina ed estrogeni alti"
Inviato da violar il 22 set a 16:56
Ciao a tutte...
ho un problema ormonale piuttosto brutto: la ginecologa mi ha spiegato che è una specie di "malattia" autoimmune: ovvero il mio corpo si autointossica di prolattina ed ormoni...
risultato?
Sto male 20 giorni al mese per il ciclo, con seno che si gonfia in modo tremendo e soprattutto fa talmente male che sono costretta a portare tutto il tempo un reggiseno contenitivo per farlo star fermo il più possibile...
inoltre anche il resto del corpo si gonfia e prendo ogni volta un paio di kg che poi non riesco più a buttare giù.
L'endocrinologo mi ha detto che produco talmente tanti estrogeni che non riesco a smaltirli e mi si accumulano da un ciclo all'altro, quindi non riesco a dimagrire...
Ora sto aspettando il ciclo per fare gli esami che mi ha prescritto l'endocrinologo, poi in teoria dovrebbe darmi una cura per abbassare prolattina ed estrogeni:
qualcuna di voi segue o ha seguito una cura simile? Ha funzionato?
Siete dimagrite sistemando gli ormoni?


29/10/2009 13:32
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www.erboristeriaedaltro.com/BORRI%20%20COMPR.%20AGNOCA...
AGNOCASTO
vitex agnus castus
azione utile in menopausa, nervosismo, sindromi pre-mestruali, perdite ematiche, stimola la secrezione lattea, azione antiestrogenica, è simil-progestinica, palpitazioni, dolori al plesso solare, vertigini, spasmi intestinali, insonnia, malattie
psichiche che si somatizzano nell'area genitale, amenorrea
AGNOCASTO vitex agnus castus L
Famiglia delle Verbenacee
Arbusto ornamentale fiori violacei e color lavanda, frutti piccoli di colore marrone, si trova in tintura madre e capsule, di rado se ne fanno tisane.
Si usano i frutti maturi ed essiccati
COMPONENTI AGNOCASTO
Piccola quantità di olio essenziale, pinene e cineolo, flavonoidi , casticina, vitexina, isovitexina, alcaloidi, viticina, glucosidi iridoidi, aucubina e agnuside, castina, principi amari
Agnocasto
Utile quando ci si sente NERVOSI, nei sintomi connessi alla fase PREMESTRUALE, nelle perdite mestruali, e in MENOPAUSA, è un ottimo GALATTOGOGO ,accresce il latte materno, utile nell'ACNE giovanile, è una pianta antispastica, equilibrante del sistema vagosimpatico, è sedativa generale e genitale, è similprogestinico, utile nelle palpitazioni, nel dolore al plesso solare, nelle vertigini, negli spasmi intestinali, nell'insonnia, nelle malattie psicosomatiche che si localizzano al livello degli organi genitali, nell'amenorrea Sembra sia utile per sedare gli stimoli sessuali ( anafrodisiaca) e che sia una pianta attiva sul sistema endocrino
CONTROINDICAZIONI non va usato in gravidanza, se si prende la pillola anticoncezionale, e’ una pianta usata a scopo antiestrogenico e pertanto bisogna fare attenzione a non interferire nel delicato equilibrio ormonale
INTERAZIONI, con estroprogestinici, si antagonizza con la dopamina, interferisce con le terapie ormonali
AGNOCASTO - VITEX AGNUS-CASTUS
Famiglia: Verbenaceae
Parte utilizzata: frutti- sommità fiorite
PRINCIPI ATTIVI
Flavonoidi: casticina, luteolin-7-glucoside, omoorientina ecc.; iridoidi: aucubina, agnuside, eurastoside; steroidi: progesterone, 17-alfa-idrossiprogesterone; sesquiterpeni: castina; triterpeni; composti fenolici; olio essenziale contenente pinene e cineolo; alcaloidi: viticina.
PROPRIETA'
La pianta agisce sull’ipofisi ed esercita un’azione antiestrogenica e antispasmodica. E’ stata ipotizzata una azione specifica sul lobo anteriore dell’ipofisi, con stimolazione della produzione dell’ormone gonadotropo LH, regolando la produzione di prolattina, e diminuendo la produzione dell’ormone follicolo- stimolante FSH; con l’incremento degli ormoni prodotti dal corpo luteo l’equilibrio estro-progestinico viene spostato verso l’attività progestinica. Questa azione è stata dimostrata nel trattamento dell’insufficienza luteinica.
E’ indicato nelle emorragie da insufficienza del corpo luteo, menorragie, metrorragie, nella sindrome premestruale dovuta a iperfollicolinismo, nella ritenzione idrica premestruale, nell’acne giovanile. Tradizionalmente usata come emmenagoga e sedativa.
INDICAZIONI
Sindrome premestruale, menorragie, metrorragie, disturbi della menopausa, dolori pelvici, spasmi intestinali, insufficienza lattea.
NOTE
Controindicato in gravidanza
29/10/2009 13:40
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TESTIMONIANZA DI UN'ALTRA RAGAZZA SU UN FORUM
forum.alfemminile.com/forum/f338/__f451_f338-Trigonite-ormon...
Trigonite ormonale"
Inviato da buonanotte1 il 7 giu a 11:40
ciao a tutte...
vorrei raccontarvi la mia esperienza..vorrei dirvi di quanto mi sento abbattutta e depressa e di come sia sprofondata di nuovo nell'incubo dopo un periodo felice ..
Soffro di cistite dopo i rapporti da sempre in pratica, all'inizio era occasionale, poi è diventata costante, dopo ogni rapporto la cistite.
ho iniziato a curarmi con gli antibiotici per anni sono andata avnati così, una pastiglia dopo ilrapporto e via, l'attacco non mi veniva ed ero a posto.
In compenso mi veniva candida e infezioni esterne di questo tipo ma ci riuscivo a convivere.
Il problema cistite per peggiorava, gli antibiotici erano meno efficaci e io avevo il terror di non potermi più curare in questo modo.
Ah,le mie cistiti erano sembre abatteriche, quindi senza una causa precisa.
Sono andata da un bravo urologo-ginecologo che mi ha subito diagnosticato una trigonite disendocrina(credo si dica cosi) che poteva essere sensibile ad una cura ormonale: ma non la classica pillola che già prendevo, bensì una pillola con dosggio diverso, specifica.
Dopo un mese o due dall'assunzione ero guarita.
Basta cistite, scomparsi gli attacchi dopo i rapporti, scomparsa perfino la candida!!
Potevo avere rapporti con il mio compagno tutti i giorni senza nessun disturbo...ero rinata.
Non mi sembrava vero.
Ero guarita!!!!
due settimane fa avverto uno strano bruciore. La pipi ha un colore e dun odore strano, e allora riprovo a prendere l'antibiotico. Mi passa. dopo i rapporti successivi ancora bruciore.
La cistite mi è ritornata.
Nonostante la pillola speciale che sto continuando a prendere.
erano passati solo 5 mesi.
Sono stati 5 mesi bellissimi..

Questa purtroppo non e' molto bella, [SM=g7360] cmq 5 mesi senza cistite, gia' e' un bel traguardo...



29/10/2009 13:48
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QUESTO E' INTERESSANTISSIMO LEGGETE
www.eurosalus.com/dismenorrea-fitoestrogeni-naturopatia.html
Dolori mestruali e fitoestrogeni
di Luca Avoledo
Egregio Dottor Avoledo,
mi chiamo Daniela e ho 28 anni. Ho scoperto da poco Eurosalus e lo trovo un sito molto valido. So che a distanza non si possono fare diagnosi, né tanto meno prescrivere terapie, ma mi basterebbe qualche informazione.
Le espongo il mio problema. Soffro da sempre di mestruazioni dolorose, con cicli di 32-39 giorni. Ho eseguito diverse ecografie e dosaggi ormonali: tutto nella norma. D'accordo con il mio ginecologo, nel 2004 prendo la pillola, pur non avendo necessità di un contraccettivo. La situazione migliora molto.
Nel 2006, però, si manifestano disturbi vescicali: faccio cistoscopia con biopsia e mi diagnosticano una cistite. Ho deciso di interrompere la pillola e, navigando in rete, ho letto che potrebbero essere utili i fitoestrogeni. Ho chiesto in farmacia, ma mi hanno riso in faccia dicendomi che li assumono solo le donne in menopausa.
E' vero, dottore? Cosa mi consiglia?
Grazie infinite.
Innanzitutto di cambiare farmacia... Perché i fitoestrogeni sono validi sia nelle situazioni di carenza di estrogeni (climaterio e menopausa, amenorrea) sia in quelle di eccesso (dismenorrea, sindrome premestruale).
Infatti i fitoestrogeni hanno la capacità di agire sia come agonisti che come antagonisti degli estrogeni prodotti dal corpo. Nel primo caso, si ha un'azione di rinforzo, ad esempio dei pochi ormoni presenti durante il climaterio, e i fitoestrogeni si comportano da estrogeni; nel secondo, i fitoestrogeni agiscono con un meccanismo di competizione con gli estrogeni naturali e si comportano quindi da antiestrogeni.
Questo avviene perché i fitoestrogeni vanno a occupare gli stessi recettori degli estrogeni. I recettori sono strutture presenti sulla superficie delle cellule e sono un po' come una serratura, che può essere aperta solo da una particolare chiave e non da altre; nel caso di estrogeni e fitoestrogeni, però, le due chiavi sono pressoché uguali, perché si tratta di molecole dalla struttura molto simile.
Una volta che un recettore è occupato, a esso non può attaccarsi nient'altro. Nell'utilizzo dei fitoestrogeni, si sfrutta proprio questo effetto: si assumono fitoestrogeni in modo che i recettori vengano da questi occupati, impedendo quindi che a essi si attacchino gli estrogeni. Il vantaggio, nella dismenorrea, è dovuto al fatto che i fitoestrogeni hanno un'attività estrogenica molto minore di quella degli estrogeni prodotti dal corpo e quindi vengono mitigati i disturbi provocati dall'eccesso di estrogeni, come i dolori.
I fitoestrogeni, che sono presenti in diverse piante, non sono tutti uguali e hanno quindi effetti diversi. Agnocasto, liquirizia, soia e trifoglio rosso contengono fitoestrogeni particolarmente efficaci come antiestrogenici e sono pertanto utili nella dismenorrea e nella sindrome premestruale. Cimicifuga e angelica cinese (dong quai) contengono fitoestrogeni ad attività più agonistica e sono quindi preferibili in menopausa e nelle amenorree. L'angelica tuttavia è anche in grado di migliorare la contrattilità uterina e può pertanto essere utilizzata per calmare i dolori mestruali.
Quando, come nel caso in questione, si ricerca l'effetto antagonista degli estrogeni, è necessario attendere un paio di mesi prima di vedere i risultati, poiché i fitoestrogeni devono raggiungere nell'organismo quantità abbastanza significative da poter competere efficacemente con gli estrogeni prodotti dal corpo.
Dev'essere precisato che non esiste solo un iperestrogenismo reale, con un eccesso di estrogeni nel sangue rilevabile dai dosaggi ormonali, ma anche un iperestrogenismo relativo, di tipo funzionale, con i valori ormonali nella norma. In questi casi il problema è dovuto all'aumento del numero dei recettori degli estrogeni sulla superficie cellulare, fenomeno che potenzia l'azione degli ormoni in circolo. Tra i fattori che provocano un aumento dei recettori cellulari c'è l'insulina: un'alimentazione che ne controlli la produzione è quindi fondamentale anche nella dismenorrea.
Come lei giustamente afferma, non si possono fare diagnosi o prescrivere terapie a distanza. In più, la naturopatia non agisce in questo senso. La stupirà forse scoprire che la dismenorrea e la sindrome premestruale in naturopatia sono interpretate spesso come uno squilibrio del fegato e dell'intestino. Vanno pertanto trattati questi due organi, riportandoli alla loro piena funzionalità: il fegato perché deve svolgere efficacemente il suo compito di inattivare gli estrogeni naturali in eccesso; l'intestino perché non deve trovarsi in una condizione di disbiosi (ovvero presentare una flora batterica alterata), in cui gli estrogeni degradati dal fegato verrebbero nuovamente riformati.
Le segnalo comunque tanti altri rimedi naturali utili, oltre ai fitoestrogeni, che Eurosalus suggerisce in queste circostanze, così come anche alcune tra le più efficaci soluzioni per la cistite, che in effetti l'assunzione della pillola anticoncezionale può facilitare.

Cordiali saluti,

dr. Luca Avoledo
Naturopata

Questo riassume un po' tutto [SM=g7372]

29/10/2009 13:55
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POST DI GIULIA CON ESAMI CONSIGLIATI DAL DOT.MURINA PER DOSAGGI ORMONALI
Mary
l'articolo sull'allergia agli ormoni lo conosco, e ricordo anche che Lollo era stata da loro in texas..ma non ebbe grande giovamento...poi non capisco: Mur. dice che c'è mal assorbimento di estrogeni, mentre in texas danno preogesterone.

per Antonella:
ecco cosa consiglia Mur. per valutare i dosaggi ormonali in maniera interessante:
"la valutazione della situazione ormonale è un pò diffcile, in quanto malgrado lei possa eseguire dei dosaggi nel sangue questo non necessariamente riflettono ciò che avviene nell'organo bersaglio, ossia la vescica.
Malgrado tutto ciò, valutare il loro livello ematico può dare qualche informazione.
Consiglio di eseguire i seguenti esami del sangue:

-LH, FSH, Prolattina ,TSH ed Estradiolo in un giorno compreso tra il 3°-5° gg del ciclo (1° giorno è quello nel quale arriva il mestruo)

-Progesterone in un girono compreso tra il 19°-22° gg ciclo"
30/10/2009 11:04
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